PORDENONE È chiaro Luciano Clarizia, referente professioni Aasl 5: «Gli operatori del 118 sono pagati per fare guardia attiva, non per dormire o riposare. Quella...
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LA RABBIAL'articolo uscito ieri sul Gazzettino, e la conferma arriva proprio dal direttore generale, ha fatto arrabbiare «tutto il resto dell'ospedale» che ha scoperto che al 118 si riposa, si dorme e si protesta per le poltrone rotte, mentre gli altri si fanno in quattro (parole testuali). Insomma, una sorta di guerra di famiglia che non cambia, in ogni caso, lo stato dei fatti.
NIENTE RIPOSO«Non esiste una stanza deputata al riposo - sottolinea Clarizia -. C'è un tavolo nella stanza centrale con le sedie, ed è quello il luogo dell'attesa. Si lavora, non si riposa. Poi - aggiunge il referente delle professioni dell'Aas5 - nessuno aveva mai chiesto nulla. Se avessero chiesto una poltrona, gliene sarebbero arrivate due. Lo assicuro». Che non si tratti di una questione di soldi è un'altra certezza di Clarizia, certo che la direzione li avrebbe accontentati subito. «Certo, è vero che gli operatori delle cooperative come Arkesis hanno delle brandine per dormire, ma sono privati. In nessun reparto dell'ospedale ci sono dei luoghi per il riposo, non ci sono per i medici e non ci sono per gli infermieri che, quando sono di turno notturno, spesso non hanno nemmeno il tempo di andare in bagno. Certo non di riposare».
Intanto tende e poltrone saranno cambiate. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino