Zaia: «Veneto primo produttore» E lancia l'idea del wine pride

Il presidente del Senato Elisabetta Casellati a destra, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia (centro) e il sindaco di Verona, Federico Sbornia tagliano il nastro del Vinitaly 2018
VERONA - È un gigante produttivo da oltre 8 milioni di ettolitri, di cui oltre 2 milioni prodotti nelle aree vocate a Doc e Docg, nel 2017 il sistema vinicolo veneto,...

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VERONA - È un gigante produttivo da oltre 8 milioni di ettolitri, di cui oltre 2 milioni prodotti nelle aree vocate a Doc e Docg, nel 2017 il sistema vinicolo veneto, rappresentato idealmente dallo Stand della Regione al Vinitaly 2017, inaugurato dal Presidente della Regione Luca Zaia, alla presenza di un ospite d'eccezione, come la Presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati che poco prima aveva ufficialmente dichiarata aperta la 52^ edizione del Vinitaly a Veronafiere. «Siamo i primi produttori d'Italia - ha ricordato Zaia - per quantità e per qualità, con un fenomeno come il Prosecco, che da solo vale oltre 4,5 milioni di quintali di uve coltivate e con volumi imbottigliati dalla sola Docg Conegliano Valdobbiadene di oltre 655 mila ettolitri».  


«Siamo ai vertici, ma abbiamo davanti delle sfide - ha aggiunto il governatore - perché dobbiamo parlare di certificazione del prodotto e del sistema produttivo. Una certificazione che deve essere sempre di più anche ambientale, tendenza confermata dalle produzioni biologiche del Veneto i cui aumenti viaggiano ogni anno in doppia cifra. Ma dobbiamo anche sapere comunicare bene quello che chiamerei "l'orgoglio del vino", un wine pride che deve diventare un simbolo mondiale dell'Italia e del Veneto, perché non deve più accadere che nei nostri ristoranti si propongano una quantità di etichette estere, mentre in quelli stranieri non accade lo stesso per le nostre». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino