Zaia: «Sono a Pontida per i militanti, è la loro festa». Bottacin, Marcato e Caner non salgono sul palco

Zaia: «Sono a Pontida per i militanti, è la loro festa». Bottacin, Marcato e Caner non salgono sul palco
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VENEZIA  - «Vengo per frequentare il "pratone" perchè da sempre sono venuto a Pontida per i militanti. Questa è la loro festa, direi che è quasi la festa del ringraziamento dei militanti e se non ci fossero loro, la Lega non sarebbe quella che è oggi». Così il presidente del Veneto, Luca Zaia, ai giornalisti che l'hanno sentito sotto il palco del raduno di Pontida. Zaia parlando della politica di Bruxelles sul tema dell'immigrazione ha sottolineato che «l'Ue ha fallito sui ricollocamenti, concepisce Lampedusa come confine dell'Italia e non del vecchio continente ed è innegabile che, davanti ad un flusso di 200.000 cittadini che arrivano dal Mediterraneo non si può pensare che sia meramente una migrazione interna a livello italiano. Questo - ha precisato - è un tema planetario che deve interessare la comunità internazionale ma soprattutto quella europea. È un congiuntura astrale negativa - ha ipotizzato -: se siamo al Governo dobbiamo gestire questa questione; a volte non ci piacciono questi problemi, ma l'inquietudine resta. Se da un lato è doveroso aiutare chi scappa dalla morte e dalla fame , dall'altra parte i numeri, gli incrementi rilevano che solo l'8% il 10% di coloro che sbarcano sono rifugiati». Per Zaia «quello dei respingimenti è uno dei temi che bisogna affrontare; se l'Europa avesse una dimensione politica vera, reale interloquirebbe con i paesi frontalieri del Mediterraneo e si occuperebbe di questa partita. È inquietante che noi togliamo l'ospitalità ai profughi veri e la diamo a quelli economici. E non dimentichiamo - ha concluso - che poi abbiamo i nostri cittadini: nell'immediato abbiamo il problema dell'ospitalità dignitosa e nel medio e lungo periodo il problema di una comunità che cambia fisionomia. Quindi dobbiamo cambiar anche il livello dei nostri servizi, sanitari, sociali educativi e di questo mai nessuno ne parla».

Niente assessori veneti sul palco

Da rilevare che sul palco non sono saliti i tre assessori regionali Gianpaolo Bottacin, Roberto Marcato e Federico Caner.

 

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Il Gazzettino