La droga arrivava in treno e veniva scambiata in pasticceria: due in manette

La droga arrivava in treno e veniva scambiata in pasticceria: due in manette
BELLUNO - Era entrato in pasticceria, ma quello che voleva non erano certo i dolci. Era in attesa della consegna della droga dal fornitore. Peccato che alle sue calcagna ci...

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BELLUNO - Era entrato in pasticceria, ma quello che voleva non erano certo i dolci. Era in attesa della consegna della droga dal fornitore. Peccato che alle sue calcagna ci fossero i carabinieri del Nucleo Investigativo, che lo hanno beccato in flagranza. È così che Luca Svalduz, 36enne alpagoto residente a Belluno e Ugwum Nwaobiara, 34enne nigeriano residente a Conegliano (Tv), sono finiti in cella a Baldenich con l'accusa di spaccio di sostanze stupefacenti e in particolare per aver violato l'articolo 73 del Testo unico sulla droga. Le manette sono scattate ieri sera alla stazione di Polpet di Ponte nelle Alpi dove i due dovevano scambiarsi la merce. Dopo l'arresto dei carabinieri anche un piccolo giallo: una persona che è stata segnalata nella zona del Mc Donald's fuggire di corsa sulla statale 50.

 
IL VIAGGIONwaobiara era salito da Conegliano in treno con il carico di droga che forse voleva smerciare. Aveva eroina (7 grammi) cocaina (3 grammi), marijuana (1,5 grammi). Svalduz aveva i soldi, circa 500 euro. Il bellunese era entrato nella pasticceria Tour Eiffel, a Polpet, con un'amica. Fingevano di essere una qualsiasi coppia al bar. Appena è arrivato il segnale Svalduz è corso in stazione dove c'è stata la consegna della merce. I carabinieri dell'Investigativo, sono lì, in borghese e stanno seguendo ogni attimo. Quando il bellunese consegna il denaro e si intasca la droga intervengono e scattano le manette. Una scena che, pur nella riservatezza dell'operazione garantita dai carabinieri, non poteva passare inosservata tanto che la notizia dell'arresto si è subito diffusa a Polpet.

IN CARCEREDopo le formalità di rito, al comando provinciale dei carabinieri in viale Europa, entrambi gli arrestati sono finiti in cella. Inevitabile vista la fragranza. Ora sono in attesa della udienza di convalida che ci sarà nelle prossime ore. Svalduz, che già era finito alle cronache e a processo per reati di questo tipo è difeso dal suo storico avvocato, Pierangelo Conte. Il nigeriano è assistito dall'avvocato d'ufficio Claudio Rossi. Solo allora si saprà se c'è qualcosa di più. Sicuramente infatti il blitz degli uomini dell'Investigativo, diretti dal maggiore Marco Stabile, arrivava nell'ambito di un'indagine, che potrebbe riservare ulteriori colpi di scena. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino