L'ultimo dono del centauro Luca Grizzo: i suoi organi daranno la vita ad altre persone

Luca Grizzo, il 43enne di Cordenons morto nell'incidente stradale di domenica
CORDENONS - Grazie a Luca Grizzo potranno vivere altre persone. L’ultimo grande gesto di generosità il 43enne centauro di Cordenons, morto domenica sera in moto...

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CORDENONS - Grazie a Luca Grizzo potranno vivere altre persone. L’ultimo grande gesto di generosità il 43enne centauro di Cordenons, morto domenica sera in moto mentre dalla Brussa stava rientrando a casa, si è materializzato con l’espianto di alcuni organi. La famiglia ha consentito all’operazione conoscendo l’altruismo e la sua grande bontà: «Luca avrebbe voluto così”. Oggi, intanto, è atteso il nullaosta per la sepoltura della salma.

IL FUNERALE
I funerali, molto probabilmente, saranno celebrati venerdì pomeriggio nella chiesta di Santa Maria Maggiore a Cordenons. Quella di Grizzo è una famiglia distrutta dal dolore. Centinaia i messaggi di cordoglio giunti al fratello Giuseppe, al padre e alla madre dell’uomo. Alle esequie le figlie, di 13 e 10 anni, leggeranno probabilmente una lettera in ricordo del papà. 
L’INCIDENTE
Domenica sera, dopo essere andato a trovare degli amici in Brussa, l’uomo che avrebbe compiuto 44 anni il mese prossimo, per cause ancora al vaglio dei carabinieri di San Michele al Tagliamento ha perso il controllo della sua Harley Davidson centrando un segnale stradale. Ed è poi finito nel fosso. Un impatto tremendo, che gli è costato la vita: il palo della segnaletica stradale gli ha infatti reciso il braccio destro, provocandogli un’importante emorragia. All’arrivo dei soccorritori l’uomo era in fin di vita e inutili si sono rivelati i tentativi di salvarlo. La tragedia si è consumata sulla strada metropolitana 69, nella località di Viate, che da Viola porta a Torresella. Una strada dell’ex provincia di Venezia che attraversa le campagne portogruaresi, sconosciuta ai più, percorsa da chi cerca di raggiungere la Brussa evitando la più trafficata strada metropolitana 70 che porta verso Lugugnana. Dopo aver percorso circa 500 metri e aver affrontato due curve accentuate, il centauro ha tirato dritto su un rettilineo trovandosi di fronte a una semicurva. È qui che ha perso il controllo della moto, finendo fuori strada sulla destra. È stata una donna a dare l’allarme, quando alle 23.15 è passata di lì notando il cartello abbattuto e la luce della moto accesa. Immediato l’intervento dei vigili del fuoco di Portogruaro e dei sanitari del Suem veneziano che hanno tentato di fermare l’importante emorragia e quindi rianimare il 43enne. Purtroppo il loro intervento non ha avuto successo. «Avevamo trascorso la domenica insieme – ha ricordo il fratello Giuseppe – e alle 17 ci eravamo salutati. Non avrei mai immaginato, però, che quello sarebbe stato un addio».
LA SQUADRA AMATORIALE

Caporeparto alla Nidec di Pordenone, Grizzo aveva una grande passione per le moto e per il ciclismo. Faceva parte della società Finalone Team, squadra amatoriale di cui presidente è proprio il fratello. Una persona buona, sempre sorridente, ben voluto. Amava la vita, il suo lavoro, le moto e le figliolette. Ai funerali di Luca Grizzo saranno tante le persone che vorranno dargli l’ultimo saluto. Ma parte di lui, con il dono degli organi, vivrà ancora ridando speranza nel futuro a chi soffre. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino