PORDENONE - Quando a sedici anni gli vennero diagnosticate due malattie degenerative e gli venne detto che il suo futuro sarebbe stato su una sedia a rotelle, Luca Galimberti non...
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Destinatario del premio internazionale Fair Play, ha deciso di sfidare anche la montagna. Nelle estati del 2013 e del 2014 ha tentato imprese che hanno segnato un record: assistito da squadre di una ventina di persone (medici, guide alpine, istruttori, soccorritori della Guardia di Finanza) ha portato il vessillo del Comando militare Esercito Lombardia sulle più alte vette italiane tirandosi su a forza di braccia. Due imprese di sci di fondo paralimpico d'alpinismo: lo scorso anno sul Monte Rosa (verso Cresta Rossa di Punta Giordani), questa estate la traversata del Monte Bianco dal Rifugio Torino a Col des Flambeaux.
«Tre ore di risalita - spiega Galimberti, nato a Milano e da due anni residente a Pordenone - . Le guide mi hanno attrezzato la via con un sistema di corde statiche, fanno dei "tiri" da 100 o 200 metri e io mi trascino a braccia. Sono state le prime imprese al mondo di questo tipo. Ora puntiamo al 2015».
Il Gazzettino