Lorenzin: «Zaia ripensaci e non fare battaglie di retroguardia»

Beatrice Lorenzin e Luca Zaia
«Io spero che Luca Zaia ci ripensi. Vorrei veramente chiamare alla riflessione la Regione Veneto, così come le altre Regioni se fosse necessario. Innanzitutto...

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«Io spero che Luca Zaia ci ripensi. Vorrei veramente chiamare alla riflessione la Regione Veneto, così come le altre Regioni se fosse necessario. Innanzitutto perché il decreto è dato dall'urgenza e dalla necessità che abbiamo di riportare, in brevissimo tempo, i dati di immunizzazione di massa in Italia sopra il 95% per le patologie che riteniamo più gravi per la salute collettiva». Così oggi il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, commentando sull'annuncio del ricorso veneto contro  l'obbligo dei vaccini per l'iscrizione a scuola. «Tra l'altro - ha aggiunto il ministro - la Regione Veneto non sta messa bene, ha avuto negli anni un calo di vaccinazioni molto forte e ieri l'Istituto superiore di sanità ha presentato il rapporto. C'è stato un leggero miglioramento, ma siamo sempre molto al di sotto dei dati che l'Oms ritiene congrui. Per cui forse la Regione Veneto ha bisogno più di altre di questo decreto».


Il Veneto, prosegue, «si è già caratterizzato con il suo presidente e con molti dei suoi parlamentari in una battaglia di retroguardia su Stamina, condotta durante tutto quel periodo con emendamenti in Parlamento e dichiarazioni pubbliche in cui si sosteneva il metodo di Vannoni, anche per portarlo in Veneto quando era già evidente che Vannoni era uno che faceva tutto tranne che la terapia».

 Per la Lorenzin, «dovremmo avere imparato cosa significa fare riferimento alla scienza e ai dati scientifici, a cui deve riferirsi anche la politica. Io vorrei che questo dibattito fosse il più possibile non politico, ma di grande informazione scientifica». Oltretutto, ha ricordato Lorenzin, «prima di arrivare al decreto abbiamo avuto varie riunioni della commissione Salute, in cui c'è stata una vera e propria sollecitazione da parte delle Regioni che ci fosse un provvedimento di tipo nazionale, proprio per armonizzare i singoli interventi. Proprio perché quando si parla di immunizzazione di massa è evidente che non si può avere una provincia coperta e un'altra no, ma c'è la necessità di un quadro nazionale».


LOMBARDIA -
«Il governatore Zaia ha preso una decisione che io condivido. Ne parlerò oggi in Giunta. Anche se Regione Lombardia non farà ricorso, comunque il ricorso del Veneto gioverà a tutte le Regioni. Non è necessario fare ricorso per ottenere i benefici di un'eventuale decisone favorevole della consulta». Così il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, a proposito della decisione dell'amico e collega Zaia. «Noi abbiamo una mozione del Consiglio Regionale che dice altre cose. Il ricorso del Veneto se venisse accolto gioverebbe a tutte le Regioni, perché la Consulta dichiarerebbe incostituzionale quel decreto. Ne ho già parlato con il governatore della Liguria Giovanni Toti e ne parlerò oggi in Giunta. Il ricorso del Veneto se venisse accolto gioverebbe a tutte le Regioni, quindi anche alla Regione Lombardia», ha ribadito Maroni. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino