TRIESTE - Una prima da tutto esaurito. Lo Schiaccianoci sulle incantevoli musiche di Čiajkovskij ha riempito completamente ieri sera il Teatro lirico Giuseppe Verdi e...
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Del racconto di Hoffmann - di cui si festeggia quest’anno il bicentenario della pubblicazione - Amodio recupera le ombre che nel contrasto con le tinte vivaci e brillanti della tavolozza di Luzzati, rendono ancor più tangibile e magico il confine labile tra realtà e fantasia. Racconta il regista: «Ho voluto rimanere il più possibile fedele al racconto originale di Hoffmann: la realtà vista con gli occhi di una bambina, Clara, che conserva il senso della ‘realtà magica’, il fantastico presente nel quotidiano dove i confini tra il mondo dell’immaginario e la realtà di tutti i giorni sono così attenuati che, a volte, non sappiamo quale sia più vero e più concreto».
Sul palcoscenico la professionalità di decine di ballerini comprimari, artisti, staff tecnico; solo sul palco ci sono infatti ben 37 danzatori, un trampoliere, le ombre ideate da Teatro Gioco Vita, e realizzate dalla Compagnia Asina sull'Isola, oltre che naturalmente tutto lo staff tecnico del Teatro Verdi. Si alternano due coppie di protagonisti di primissimo livello: i principals del New York City Ballet Ashley Bouder e Andrew Veyette e Anbeta Toromani e Alessandro Macario del Teatro di San Carlo di Napoli, un gradito ritorno a Trieste dopo il grande successo nel balletto in scena per la passata Stagione. L’Orchestra della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste è diretta da Alessandro Ferrari. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino