Livinallongo come Rocca Pietore: querela la turista per gli insulti in rete

Livinallongo del Col di Lana: la frazione di Collaz devastata dall'uragano di ottobre
BELLUNO Non solo Rocca Pietore. Anche Livinallongo del Col di Lana presenta denuncia per diffamazione nei confronti della turista lombarda che in qualche occasione,...

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BELLUNO Non solo Rocca Pietore. Anche Livinallongo del Col di Lana presenta denuncia per diffamazione nei confronti della turista lombarda che in qualche occasione, all'indomani del passaggio di Vaia del 29 ottobre scorso, si è lasciata andare nei confronti dei paesi agordini pubblicando post sui social network conditi da parole pesanti rivolte a sindaco, comunità e territorio. Messaggi che hanno fatto il giro della rete e che nemmeno il primo cittadino fodom Leandro Grones, come il collega Andrea De Bernardin, ha lasciato correre. Di ieri la firma della delibera con cui il Comune affida l'incarico legale all'avvocato Antonio Prade di Belluno per avviare una querela. 


Il sindaco di Livinallongo, secondo la signora in questione, sarebbe un «Idiota e lazzarone perché non pulisce mai le frane». Sul sito internet neveitalia.it la donna se la prende anche con il governatore del Veneto. In un post scrive: «Bravo Zaia di larghe vedute. L'ottuso sindaco di Livinallongo mi auguro che gli venga una mega frana o valanga che li isoli dal mondo intero, idiota e lazzarone, non pulisce mai le strade e rompe pure i coglioni».
 


La donna, chiaramente, non le ha mandate a dire. Ma Grones, dal canto suo, non è passato oltre a quello che definisce «Un attacco personale. Ma se questo mi può interessare relativamente, ciò che mi sta più a cuore è invece l'onorabilità del Comune di Livinallongo e della sua comunità. È per questo che, di concerto con i miei collaboratori, abbiamo deciso di deliberare l'assegnazione di un mandato legale all'avvocato Antonio Prade. Sarà lui a seguire la vicenda così come ha già in mano quella simile di Rocca Pietore». IL PRECEDENTE Era sabato 12 gennaio quando L.I. scriveva, rivolta alla popolazione rocchesana pesantemente colpita dall'uragano-alluvione: «Siete semplicemente indegni e indecenti. A 3 mesi dalla frana e devastazione pensate solo a prendere soldi del parcheggio, del trenino estivo e a pulire per terra il paese. Canyon chiuso e alberi sulle strade lasciati a remengo. Popolazione di lazzaroni e assistenzialisti. Ma piegate la schiena, che vivete di questo e rendete il paradiso in cui state un inferno». Parole molto dure, condivise da svariate migliaia di persone, che il Comune ai piedi della Marmolada non ha voluto far passare inosservate. Da qui, quindi, la denuncia penale per diffamazione. Inoltre, proprio in questi giorni, i soggetti in causa stanno lavorando a una possibile causa civile.
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Il Gazzettino