Saltano a bordo del vaporetto in partenza, scoppia la lite con l'equipaggio

L'imbarcadero di San Marcuola
VENEZIA - Anche in quest'ultimo fine settimana di settembre, nonostante le previsioni meteo non entusiasmanti e la pioggia di ieri pomeriggio, Venezia è stata presa...

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VENEZIA - Anche in quest'ultimo fine settimana di settembre, nonostante le previsioni meteo non entusiasmanti e la pioggia di ieri pomeriggio, Venezia è stata presa d'assalto da turisti provenienti con l'automobile dal territorio veneto e dalle regioni limitrofe. Molti anche quelli che sono arrivati da più lontano e hanno optato per un albergo o un appartamento.


Tanta gente che alla prima pioggia ha preso d'assalto i mezzi di Actv in direzione piazzale Roma, che in men che non si dica si sono riempiti con attese nei principali imbarcaderi.


LITE IN VAPORETTO

In uno di questi, San Marcuola, poco dopo le 17 è arrivata la polizia per sedare una lite tra alcuni passeggeri e l'equipaggio. Il motivo scatenante, stando ad alcuni passeggeri che in quel momento si trovavano a bordo, sarebbe stato il fatto che ad un certo punto il marinaio ha chiuso la catenella del pontile per ripartire in sicurezza. Due passeggeri, però, l'avrebbero scavalcata tentando di salire a bordo. Il marinaio li avrebbe presi per il braccio dicendo che non potevano ed è nata una lite. Che in poco tempo ha coinvolto più persone, che sostenevano le ragioni dell'uno o dell'altro e il battello è rimasto fermo una buona mezz'ora. In mezzo al trambusto, tante persone hanno scelto di andare via e proseguire a piedi verso la stazione e piazzale Roma. Quando è arrivata la polizia, uno dei passeggeri è stato identificato. Nessuna contusione, ma tanta agitazione a bordo per l'atteggiamento aggressivo.


URGE UN CONTENIMENTO

Il fatto di ieri, ma anche le lunghe attese per raggiungere le isole, hanno evidenziato che l'idea di riservare le visite della città a chi prenota per tempo (mantenendo quindi un tetto massimo di turisti presenti in contemporanea) è quanto mai non solo auspicabile, ma urgente da attuare. Proprio venerdì, nel corso del meeting di Europa Nostra anche il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini aveva detto che un qualcosa si dovrà fare, ma che si dovrà attuare un metodo che sia meno invasivo possibile. Che si tratti di tornelli o altro, è ancora da capire, anche se manca meno di un anno all'entrata in vigore del contributo d'accesso.

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Il Gazzettino