Nuova legge elettorale in Fvg. Scoppia la lite tra Fedriga e Russo per una "battutaccia da caserma". Ddl approvato: terzo mandato ai sindaci e nuova regola sul ballottaggio - Video

Fvg. Scoppia la lite tra Fedriga e Russo durante l'esame del ddl elezioni
TRIESTE - Oggi in consiglio regionale Fvg si discute il ddl elezioni, e proprio durante questo incontro, che prevede sostanziali cambiamenti, è scoppiato un acceso litigio...

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TRIESTE - Oggi in consiglio regionale Fvg si discute il ddl elezioni, e proprio durante questo incontro, che prevede sostanziali cambiamenti, è scoppiato un acceso litigio tra maggioranza e opposizione. Il botta e risposta, con toni accesi, ha coinvolto, tra gli altri, il presidente del Fvg Massimiliano Fedriga e il consigliere Pd, Francesco Russo. Successivamente la seduta è stata sospesa per alcuni minuti. 

A fine seduta il disegno di legge che modifica alcuni aspetti della legge elettorale per i Comuni è stato approvato. 

Perché Fedriga e Russo hanno litigato?

Al centro della discussione, come ricostruisce anche una nota diffusa dalla consigliera Giulia Massolino di Patto per l'Autonomia, "le parole fuori microfono di un consigliere della maggioranza "non vi ho mica detto di stare a casa a fare il sugo'", mentre veniva discusso un emendamento che chiedeva "di sostituire i termini 'il candidato' con 'la persona candidata' nella legge elettorale in discussione".

"Un collega - ha ribadito Russo durante la pausa - ha fatto una battutaccia da caserma e io mi sono permesso di segnalare al presidente del Consiglio Fvg e al presidente Fedriga, che avevano bisogno di richiamarlo, perché sono toni che non vanno usati. Non siamo nel 900, siamo nel 2020, sappiamo cosa significa l'odio e la violenza sulle donne. Spero che i due presidenti agiscano di conseguenza".

Dopo la richiesta di Russo è seguito uno scambio di parole acceso con Fedriga. "Che un consigliere minacci il presidente del Consiglio Fvg" che dice di non aver sentito una frase fuori microfono "con un ordine di garanzia è un atteggiamento incompatibile con l'Aula come istituzione democratica - ha replicato Fedriga - mi sono lamentato di questo. Ci può essere anche un dibattito acceso tra consiglieri, ma il presidente del Consiglio rappresenta l'istituzione di garanzia. Si può contestare una sua scelta, ma un'altra cosa è dire 'facciamo i conti'. C'è un limite decoroso che deve mantenere l'Aula nel rispetto dei cittadini che rappresentiamo".

 

 

Oggi in Consiglio regionale Fvg si discute anche del terzo mandato

Tra i temi in discussione oggi c'è quello del terzo mandato possibile per i candidati sindaci nei Comuni fino a 15mila abitanti (anziché fino a 5mila) e la previsione che in quelli sopra i 15mila abitanti, il candidato sindaco venga proclamato eletto al primo turno con il 40 per cento dei voti validi (grazie ad un emendamento bipartisan) anziché il 50 per evitare il ballottaggio.

Nuova legge Fvg, niente ballottaggi nei comuni col 40%

È stato approvato dal Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia il disegno di legge che modifica alcuni aspetti della legge elettorale per i Comuni. Vengono introdotte in particolare la possibilità di terzo mandato per i sindaci dei territori fino a 15mila abitanti e una nuova regola sui ballottaggi, d'ora in poi possibili solo se nessun candidato raggiungerà il 40% dei voti al primo turno. La norma è stata approvata con il voto favorevole del centrodestra, contrarie le opposizioni. 

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Il Gazzettino