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Serata movimentata, quella tra mercoledì e ieri, per una donna residente a Pasiano che, dopo una lite con il fidanzato, è uscita dall’auto, si è messa a correre in mezzo ai campi finendo la corsa nel fiume Fiume. Fortunatamente in quel punto l’acqua era bassa e la trentenne, che a causa della nebbia non si era accorta del pericolo al quale andava incontro, spavento a parte non ha riportato ferite importanti. Poi la telefonata fatta da lei stessa per chiedere aiuto, l’arrivo dell’ambulanza e dei carabinieri di Azzano Decimo, gli accertamenti medici al Santa Maria degli Angeli di Pordenone e il fascicolo redatto dall’Arma che finisce in Procura.
LA NOTTE
Era circa l’una e mezza di notte quando è arrivata la chiamata ai carabinieri perchè una donna era caduta nel fiume.
NEL FIUME
Non è difficile immaginare quanta paura deve aver provato la donna, al buio in mezzo al nulla e con l’acqua che le cingeva il corpo. Senza sapere dove si trovava e dove era finita. È comunque riuscita a rimanere sufficientemente lucida, nonostante lo spavento e nonostante fosse fradicia, da prendere il telefono e chiedere aiuto alle forze dell’ordine. Sono gli stessi carabinieri che, dopo aver raccolto la sua testimonianza e quella del fidanzato - che nel frattempo se n’era andato dal luogo dove c’era stato il litigio con successiva “fuga” della compagna - hanno accertato che si tratterebbe solamente di un incidente. Il fascicolo è stato inviato in Procura e, sulla base di quanto raccolto dagli investigatori dell’Arma, il magistrato inquirente deciderà se chiudere subito l’indagine o procedere con ulteriori accertamenti.
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Il Gazzettino