Sforati i limiti di Pm10, da oggi il blocco si estende alle diesel euro4

Sforati i limiti di Pm10, da oggi il blocco si estende alle diesel euro4
PADOVA Blocchi alle auto "vecchie", da oggi 16 ottobre dovranno restare in garage anche le auto Euro 4 diesel. Il pm 10 schizza alle stelle e scatta lo stop alla...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PADOVA Blocchi alle auto "vecchie", da oggi 16 ottobre dovranno restare in garage anche le auto Euro 4 diesel. Il pm 10 schizza alle stelle e scatta lo stop alla circolazione per altre 77.000 auto. Ad annunciarlo è stata l'assessore all'Ambiente Chiara Gallani, preannunciando la decisione dell'Arpav.


«Sabato scorso è stato registrato il quarto giorno consecutivo di sforamento per le polveri sottili ha spiegato Gallani - martedì, giorno successivo alla comunicazione di sforamento, se le condizioni meteo non dovessero cambiare, si passa al livello di allerta arancio con le conseguenti limitazioni». Per quel che riguarda gli sforamenti (limite massimo 50 microgrammi per metro cubo d'aria), mercoledì scorso si è arrivati a 55 microgrammi per metro cubo, giovedì a 51, venerdì a 65 e sabato a 62.  Di fatto le nuove limitazioni riguarderanno quindi anche le auto alimentate a gasolio immatricolate fino al 2008.

 

Auto che, a livello provinciale (dati Aci 2016) arrivano a quota 77.000. Che, sommate agli altri mezzi che già devono fare i conti con il blocco alle no kat, fa arrivare a quota 230.000 il parco auto che non può circolare dal lunedì al venerdì. Il dispositivo regionale, che viene applicato ai Comuni con più di 30.000 abitanti, prevede che dal 1 ottobre fino al 30 marzo, con un pausa dal 17 dicembre al 4 gennaio 2019 dunque, dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 del mattino alle 18.30 non possano circolare i veicoli a benzina Euro 0 e 1 e i diesel Euro 0, 1, 2, 3, oltre che i ciclomotori e motocicli a due tempi. Non solo. Nel caso in cui gli sforamenti delle concentrazioni di Pm 10 superino i 4 giorni consecutivi il che avviene quasi sistematicamente lo stop riguarda anche gli Euro 4 diesel. Se, poi gli sforamenti superano i 10 giorni, scatterà anche lo stop per gli Euro 4 diesel commerciali dalle 8.30 alle 12.30. Rispetto all'anno scorso, si è deciso di far scattare un vero e proprio giro di vite. Lo scorso autunno, infatti, gli Euro 3 diesel potevano circolare liberamente fino ai 10 giorni di sforamento, poi venivano bloccati. Non solo. Quest'anno, poi, il blocco alla circolazione è in vigore dalle 8.30 alle 18.30. Gli anni scorsi, invece, era prevista una finestra dalle 12.30 alle 15, questo per consentire la pausa pranzo a quei lavoratori che non usufruiscono del servizio mensa. Sull'inasprimento delle limitazioni al traffico, ieri è intervenuta anche Legambiente. «Quello applicato ai blocchi delle no kat è un meccanismo un po' troppo burocratico che rischia di lasciare troppi giorni di lasco tra l'effettivo verificarsi dei 4 giorni di superamento e l'inasprimento della limitazione del traffico commenta il portavoce dell'associazione Lucio Passi - ciò detto, il giro di vite alle limitazioni dei veicoli più inquinanti, entrato in vigore il 1 ottobre di quest'anno, è un fatto in sé positivo anche se sono troppi i comuni esentati o che semplicemente ignorano l'accordo di bacino e la relativa delibera regionale, come praticamente tutti quelli della cintura urbana». «Per sperare che il blocco incida sull'inquinamento, è però, assolutamente necessario che il Comune faccia veramente rispettare la limitazione alla circolazione con controlli stringenti ed efficaci e relative sanzioni, oltre a limitare al massimo le deroghe che negli anni scorsi venivano date praticamente a chiunque ne facesse richiesta conclude - in questa logica va rispedita al mittente la richiesta di chi vorrebbe riportare l'accesso alla Ztl alle 20». Alberto Rodighiero
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino