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LIMANA - «Tradito il coro Arcobaleno, che è stato sfrattato dal campeggio di Canal del Gat». Nessun arcobaleno, ieri, a Limana, ma pioggia. Pioggia battente. Pioggia, soprattutto oltre la metafora. Alcuni componenti del coro di bambini, che opera da quarant’anni grazie all’impegno dei fondatori Luciano Reolon e Katia Dalla Vecchia, ha avuto un confronto, a tratti acceso, con il sindaco Milena De Zanet, affiancata dall’assessore al bilancio, Stefano Bozzolla. A far reagire i componenti del coro, che recentemente è stato anche dal Papa a Roma, è la non disponibilità di una malga che da una quindicina di anni ha ospitato il campeggio del coro Arcobaleno il cui scopo principale non è solo cantare, ma educare e formare i bambini di oggi affinché crescano con un bagaglio di valori da permettere loro di essere un domani cittadini responsabili e persone affidabili.
LA PROTESTA
Alle 11.30 alcuni componenti del coro (in totale una ventina di persone) si è data appuntamento davanti al municipio per una protesta pacifica.
LA RISPOSTA
Il sindaco, Milena De Zanet ha risposto che la struttura non è più a norma, poiché la precedente proprietà ha smontato la cucina. «Il coro può andare alle stesse condizioni alla malga Pianezze, dove c’è la cucina nuova e camere a volontà. Malga Canal del Gat non è a norma». Ma i componenti del coro ribattono: «C’è un motivo per cui non siamo mani andati a Pianezze, a causa delle zecche e, per noi, le divisioni delle camere – avendo anche adolescenti – sono più appropriate a Canal del Gat». Ne è sorto un testa a testa, terminato con la richiesta del coro affinché il sindaco si impegni per l’anno prossimo a ripristinare le condizioni per tornare a poter svolgere un campeggio. Una richiesta che si scontra con i fatti: ovvero con l’attuale gestione della malga, assegnata ad una coop. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino