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LIDO - «Subito un tavolo per discutere, affrontare e risolvere il problema dell'abbandono in cui, ormai da troppi anni versa l'hotel Des Bains». L'annuncio giunge dal nuovo sottosegretario ai Beni Culturali, Vittorio Sgarbi. Fu proprio lui, lo scorso luglio, a riportare l'attenzione generale su una ferita ancora aperta del Lido che rischiava di passare nel dimenticatoio. Tra le sue proposte, di allora, per il recupero dello storico hotel di Morte a Venezia che rappresenta un monumento nazionale, la costituzione di un comitato ad hoc con personaggi illustri e il progetto di far rientrare il Des Bains e l'area della Mostra del cinema, come patrimonio culturale mondiale dell'Unesco. Oggi, una volta entrato nella squadra di Governo, Sgarbi torna alla carica con quello che, ben prima del nuovo ruolo che ha assunto è sempre stato un suo storico cavallo di battaglia.
L'IMPEGNO
Sgarbi l'altroieri, alla domanda se l'hotel Des Bains visto anche il suo ruolo - sarà messo all'attenzione del nuovo esecutivo guidato dalla premier Giorgia Meloni, e in particolare del nuovo Ministro ai Beni culturali, Gennaro Sangiuliano ha risposto così: «Assolutamente sì.
LA PARTECIPAZINE
Perché la partita è complessa e delicata, non si risolve dall'oggi al domani in pochi passaggi, e perciò c'è bisogno del contributo di tutti. Per questo va istituito un tavolo di lavoro permanente. Al di là del valore simbolico e culturale, va ricordato che l'edificio è proprietà privata, e non pubblica, nel fondo immobiliare gestito da Coima Sgr con il Ceo, Manfredi Catella. Quest'estate sono stato già stato una volta a trovare Catella, mi ha spiegato che per l'edificio ci sono dei progetti in fase di definizione e mi ha anche rassicurato sul fatto che non verrà trasformato in un ennesimo condominio con appartamenti di lusso, Ora, anche in virtù del mio incarico, tornerò a trovare Catella anche per capire se ci sono stati sviluppi e novità per il futuro del Des Bains. Dei progetti ci sono ma proprio per questo serve un'azione congiunta e coordinata tra tutti gli enti». Infine un pensiero al cda della Biennale che, in carica dal 2019, scadrà a fine 2023. «Con il presidente Roberto Cicutto posso dire di avere un ottimo rapporto e la Biennale quest'anno è stata davvero molto buona. Non so cosa intenda fare il presidente e comunque la questione delle nomine non è oggi all'ordine del giorno in questo momento».
Il Gazzettino