«Minacce di morte dopo aver licenziato un dipendente: chiudo il mio bar»

«Minacce di morte dopo aver licenziato un dipendente: chiudo il mio bar»
QUERO VAS - Ha licenziato il dipendente, se lo sarebbe ritrovato mascherato e minaccioso sotto casa la sera della domenica del fine settimana di Halloween. Sono giorni di paura...

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QUERO VAS - Ha licenziato il dipendente, se lo sarebbe ritrovato mascherato e minaccioso sotto casa la sera della domenica del fine settimana di Halloween. Sono giorni di paura per la titolare del “Pub red queen” di via Dante, 10 a Quero Vas. La donna, Hana Domenica Bortot Dallo, 43 anni di Belluno, che ora risiede a Valdobbiadene (Tv), dopo quel fatto ha chiuso il locale. «Non ci posso più tornare: devo proteggere la mia famiglia e stare a casa. Ho paura che quella persona ritorni e succeda qualcosa di grave». Proprio per questo ha deciso di rendere pubblica la denuncia presentata ai carabinieri di Valdobbiadene con tanto di nome dell’ex dipendente lasciato ben visibile: un colombiano 25enne residente a Cavaso del Tomba (Tv).

 
LA DENUNCIA
Era domenica 3 novembre erano le 18.40. Forse la persona che è entrata vicino alla casa della barista bellunese, a Valdobbiadene, non pensava di trovarla a casa. «Sapeva i miei orari - spiega Hana Domenica Bortot Dallo - e sperava forse di trovare solo la mia famiglia. D’altronde la mia macchina, che lui conosce non c’era». Secondo quanto ricostruito dalla barista del “Pub red Queen” ai carabinieri l’uomo, una volta sceso dalla sua vettura e sfondato il cancello, avrebbe indossato velocemente una maschera per coprirsi il volto. «Era quella del personaggio Jason del film “Venerdì 13”», spiega Domenica. «Poi si è diretto verso la porta della mia casa - prosegue -, tentando di aprirla in tutti i modi. Non riuscendoci si è diretto alla finestra e ha guardato dentro». È allora che la famiglia di Domenica lo vede e terrorizzata iniziano a urlare. «Aveva la maschera alzata - prosegue Domenica Bortot - i pungi serrati e era in un evidente stato di agitazione e si muoveva davanti alla finestra». È a quel punto che la donna chiama il 112. La pattuglia arriva nel giro di pochi minuti, ma l’intruso si era già dileguato.
LA PAURA
Domenica è sicura: quell’uomo è il dipendente che lei aveva licenziato nella prima settimana di settembre, e che lavorava al Pub red Queen da giugno. Lo dice anche ai carabinieri, nella sua denuncia. Riconosce non solo il suo volto, ma anche l’auto con cui è arrivato, la stessa con cui andava a lavorare. «È rimasto nella mia abitazione - dice Domenica ai carabinieri - per 6/7 minuti in un perenne stato di agitazione, pur non proferendo parola. Sono ancora scossa e terrorizzata per quello che mi è successo». Una paura che non è scemata con il passare dei giorni, anzi è aumentata. «Ho ancora paura- raccontava ieri Domenica - e devo chiudere il bar. Continuano a succedere cose strane che non hanno senso e che mi fanno pensare che ci stia ancora tenendo sotto occhio. Ho avuto minacce di morte e sinceramente non me la sento di lasciare sola la mia famiglia, indifesa per andare al bar. Fino a quando questa situazione non sarà risolta non riaprirò».
LA SCELTA

La barista Hana Domenica Bortot Dallo ha condiviso dal suo profilo Facebook quanto accaduto, ricevendo tanti messaggi di solidarietà, visto che è molto conosciuta. Non solo per l’attività di barista che svolge da anni con locali anche a Belluno. Ma anche perché la sua storia (Domenica ritrovò la madre naturale in Africa) era stata raccontata alla trasmissione televisiva Le Iene. «Se la porta di casa non era chiusa a chiave cosa ci avrebbe fatto?- si chiede ancora la donna- Ho voluto condividere quanto è accaduto perché se dovesse accadere qualcosa di veramente orribile voglio che tutti sappiano chi è stato: e poi anche perché questo vizio di prendersela con le donne e bambini deve finire. Per fortuna ora le autorità si prenderanno cura di noi senza mai staccare gli occhi di dosso al quella persona». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino