Fabbrica della nebbia, il viaggio di Gino Cervi nella "più potente macchina letteraria del mondo"

Fabbrica della nebbia, il viaggio di Gino Cervi nella "più potente macchina letteraria del mondo"
Ancora una piccola "gemma" di letteratura d'antan della veneziana Ediciclo, la casa editrice di  Portogruaro attiva dal 1987 e specializzata in...

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Ancora una piccola "gemma" di letteratura d'antan della veneziana Ediciclo, la casa editrice di  Portogruaro attiva dal 1987 e specializzata in pubblicazioni sportive e ciclistiche in particolare. Proprio dal mondo delle due ruote o dell'anticavallo (cit. Gianni Brera) ecco il cantore della bici Gino Cervi cimentarsi in un viaggio-biografia con "La Fabbrica della nebbia" (90 pagine, 9.50 euro). L'autore è un artista a tutto tondo, ma soprattutto un viaggiatore dello sport anche se si definisce “meccanico dei libri” e di mestiere fa lo scrittore, il blogger, il giornalista (per il Foglio), il presentatore e il tifoso del Milan (sui social dove è attivissimo): in questa sua ultima fatica letteraria del 2021 scandaglia tuttto quello che si rivela, nascondendosi, nel fenomeno della nebbia che considera «una delle più potenti macchine letterarie per immaginare il mondo».

Cosa succede se uno nasce dentro la nebbia?, si chiede Cervi che è un pavese vissuto a Milano e tornato poi alla confluenza fra Po e Ticino cioè a Pavia. Ovvero in un posto dove la nebbia si “produce in serie” ed è da sempre una presenza quasi parentale, una vicina di casa, anche un po’ invadente, dentro la quale uno non può fare a meno di imbattersi. E anche il Nordest ne sa qualcosa, ovviamente, con in primis i nebbioni del Polesine, ma anche di tutta la Pianura fino alle Lagune senza tralasciare la Pedemontana e tutti i fondovalle. 

La nebbia, però, bisogna conoscerla, anche se non per evitarla, ammonisce Cervi. «Chi pensa che sia semplicemente un fenomeno atmosferico, si sbaglia di grosso. Così come per gli eschimesi la neve è un mondo, chi nasce dentro la sua “fabbrica” sa bene che c’è nebbia e nebbia».

Il libro è anche storico-letterario perchè ricorda e propone la nebbia nelle citazioni celebri, nelle canzoni e nei romanzi  (tipo il commissario Maigret) , nelle poesie – quella degli “irti colli” -  nei quadri e nelle foto, da Turner a Ghirri, e nei film: "Porto delle nebbie", "Rocco e i suoi fratelli", Amarcord…  Ovviamente anche negli eventi sportivi per poter evocare i colori rossoneri in epiche battaglie a San Siro avvolto, manco a dirlo, nella nebbia.  

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Il Gazzettino