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VENEZIA - «La scuola era finalmente finita, stop, chiusa fino a nuovo ordine, cioe settembre. E l'estate era appena iniziata, davanti avevamo mesi di sole e mare piu o meno libero». Conduce subito a soleggiate vacanze estive, o le rievoca nei lettori più attempati, l'incipit di Naviganti di frodo (Risfoglia, pp. 143, euro 15,90), ultimo romanzo del giornalista Maurizio Crema, vero e proprio romanzo di formazione dedicato ad una fascia di lettori adolescenti. I quattro giovani protagonisti «avevano una direzione e gliela comandava il vento, non dovevano fare nient'altro che assecondarlo, senza responsabilita, senza pensieri, tutt'uno col mare, la natura, il mondo».
Crema, che è anche responsabile delle pagine di economia del Gazzettino, ben delinea le personalità di ragazzi tra aneliti di libertà ma anche incomprensioni, proprie dell'età, e non si esime dall'affrontare dure diversità di vedute e status tra coetanei nati solo a pochi chilometri di distanza. In scena, entrano dure storie di degrado e violenza. L'amicizia si dimostrerà elemento unificatore del viaggio marittimo che i due fratelli Alvise e Silvia, con l'amico Daniele, intendono compiere di frodo: con l'imbarcazione di famiglia dal nome Per Elisa, non proprio adatta a lunghe navigazioni, si sposteranno per un tratto di Adriatico fino alle coste della Croazia.
Con un'ospite inattesa che i tre faranno salire a bordo: una ragazzina albanese costretta alla prostituzione, fuggita dal giogo del coetaneo persecutore che - con la scusa di una miglior vita in Italia e soprattutto il miraggio di un amore - l'aveva ridotta in schiavitù: confrontandosi con lei, inizialmente ostica e diffidente, i tre ragazzi avranno modo di crescere da un punto di vista umano e sociale.
Fra le pagine si inseriscono riflessioni sul diffuso e trasversale consumismo: si percepisce l'importanza di solidi valori da costruire nell'ambiente familiare prima, e in seguito da coltivare assieme alla propria cerchia di amici.
Ciò di cui i naviganti, tappa dopo tappa e peripezie mai scontate, prenderanno piena coscienza, sarà proprio la diversità e l'ingiustizia che possono celarsi dietro l'angolo. Sempre accattivante la narrazione, e in questo Crema - che già aveva dato ampie prove in precedenti volumi di ben conoscere realtà dell'ex Jugoslavia - celebra ampiamente un'età dalla grande energia: all'orizzonte, l'imminente ingresso dei protagonisti fra gli adulti. Il marchio editoriale Risfoglia, varato dal celebre gruppo Armando Curcio e con cui Crema collabora per la prima volta, alternerà (ne è esempio proprio Naviganti di frodo), celebri e storici titoli per ragazzi a nuove proposte, destinate a imporsi e ad essere risfogliate nel tempo.
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Il Gazzettino