LEGNARO - Arrestato un operaio trentenne, che poco prima aveva tentato di immortalare le parti intime di una ragazza in un bagno. Nei guai è finito venerdì...
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VIOLENZA PRIVATAIl sospettato è stato accompagnato in caserma e il suo smartphone è stato sequestrato. Dell'indagine lampo è stato messo al corrente il pubblico ministero Sergio Dini. Il trentenne operaio di Limena, fino all'altra sera sconosciuto alle forze dell'ordine, è stato arrestato con l'accusa di violenza privata. Dopo aver trascorso la nottata in cella di sicurezza, ieri mattina è stato processato per direttissima. Il giudice ha convalidato l'arresto con immediata scarcerazione. L'indagato è stato aggravato dalla misura restrittiva dell'obbligo di dimora a Limena. Con lo smartphone sequestrato ora gli investigatori dell'Arma della Compagnia di Piove di Sacco del capitano Enrico Zampolli dovranno capire se quanto è accaduto nei bagni dell'università Agripolis di Legnaro, sia un episodio isolato, oppure nel recente passato M.E. si sia macchiato di situazioni analoghe. La vittima venticinquenne milanese, dopo il comprensibile spavento, ha ringraziato l'Arma per il tempestivo intervento e il felice esito delle indagini. Messo di fronte alle proprie responsabilità M.E. non ha invece dato spiegazioni esaustive su quello sconsiderato gesto. Non ha neppure spiegato perché da Limena sia arrivato proprio ai bagni dell'Agripolis.
Cesare Arcolini Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino