VENEZIA - «Da oggi il Veneto ha la sua prima legge quadro per la famiglia. Giunta e Consiglio hanno ora l'impegno codificato ad orientare scelte e...
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«Questa legge non sarà solo un programma di intenti ma un provvedimento immediatamente operativo - aggiunge l'assessora - dotato di risorse concrete, quasi 10 milioni di euro per il primo anno di attuazione, e con un orizzonte di programmazione triennale. Il 'cuore' della leggè è rappresentato dall'assegno di natalità per le future mamme, già dai primi mesi di gravidanza, e dalla sperimentazione della gratuità dei servizi di nido per le coppie meno abbienti: due misure che questa amministrazione si è impegnata ad istituire entro il termine della legislatura. Ma credo che il vero punto innovativo di questa legge stia nell'introduzione del nuovo concetto di 'fattore famiglia': uno strumento per definire con equità le condizioni economiche e sociali delle famiglie nell'accesso ai servizi a domanda individuale, come asilo nido, centro estivo, impianti sportivi, refezione e trasporto scolastico, e ai contributi regionali».
Degli altri interventi previsti dalla legge, alcuni sono già realtà in Veneto - ricorda l'assessore - come il sostegno alle famiglie monogenitoriali, le famiglie con orfani, quelle numerose, i sussidi pubblici per il diritto allo studio, la creazione di "alleanze locali" per la famiglia, con il coinvolgimento diretto di comuni, associazioni, terzo settore. «Ma il punto di forza della legge quadro - conclude Lanzarin - è il riconoscimento della dimensione 'famiglia' in tutte le diverse declinazioni della politica regionale: nella pianificazione sociale e territoriale, nelle politiche assistenziali, in quelle per l'infanzia e per la terza età, nelle politiche per il lavoro e in quelle abitative. E ogni scelta politica e amministrativa, o spesa futura, dovranno essere valutate anche per il loro impatto sulle famiglie». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino