Veneto, prima legge quadro per la famiglia: assegno di natalità e nidi gratis ai meno abbienti

Martedì 19 Maggio 2020
L'assessora regionale Manuela Lanzarin
VENEZIA - «Da oggi il Veneto ha la sua prima legge quadro per la famiglia. Giunta e Consiglio hanno ora l'impegno codificato ad orientare scelte e interventi concreti a tutela del valore sociale della natalità e della genitorialità». Così l'assessora a sanità e sociale della Regione, la bassanese (di Rosà) Manuela Lanzarin, saluta l'approvazione unanime in consiglio regionale della legge «Interventi a sostegno della famiglia e della natalità». «Si tratta di un provvedimento - sottolinea l'assessore - che ha il respiro di una legge di programma, perché intende mettere al centro la maternità e la paternità in tutte le fasi della vita agevolando i nuclei familiari, in particolare quelli più in difficoltà, nell'affrontare la sfida di generare, crescere ed educare i figli. Un provvedimento che assume una valenza ancora più significativa in questa fase di emergenza inedita che sta mettendo a dura prova le famiglie e le scelte di genitorialità, ma che, al tempo stesso, ha messo in luce la tenuta e il valore sociale dei legami familiari».

«Questa legge non sarà solo un programma di intenti ma un provvedimento immediatamente operativo - aggiunge l'assessora - dotato di risorse concrete, quasi 10 milioni di euro per il primo anno di attuazione, e con un orizzonte di programmazione triennale. Il 'cuore' della leggè è rappresentato dall'assegno di natalità per le future mamme, già dai primi mesi di gravidanza, e dalla sperimentazione della gratuità dei servizi di nido per le coppie meno abbienti: due misure che questa amministrazione si è impegnata ad istituire entro il termine della legislatura. Ma credo che il vero punto innovativo di questa legge stia nell'introduzione del nuovo concetto di 'fattore famiglia': uno strumento per definire con equità le condizioni economiche e sociali delle famiglie nell'accesso ai servizi a domanda individuale, come asilo nido, centro estivo, impianti sportivi, refezione e trasporto scolastico, e ai contributi regionali».

Degli altri interventi previsti dalla legge, alcuni sono già realtà in Veneto - ricorda l'assessore - come il sostegno alle famiglie monogenitoriali, le famiglie con orfani, quelle numerose, i sussidi pubblici per il diritto allo studio, la creazione di "alleanze locali" per la famiglia, con il coinvolgimento diretto di comuni, associazioni, terzo settore. «Ma il punto di forza della legge quadro - conclude Lanzarin - è il riconoscimento della dimensione 'famiglia' in tutte le diverse declinazioni della politica regionale: nella pianificazione sociale e territoriale, nelle politiche assistenziali, in quelle per l'infanzia e per la terza età, nelle politiche per il lavoro e in quelle abitative. E ogni scelta politica e amministrativa, o spesa futura, dovranno essere valutate anche per il loro impatto sulle famiglie».
Ultimo aggiornamento: 18:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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