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VENEZIA - «Soldi russi alla Lega veneta? C'è molto da spiegare, a partire dal voto del 2016 sull'annessione della Crimea», dice l'europarlamentare vicentino del Partito Democratico, Achille Variati. «Solo falsità per buttare fango e delegittimare le voci fuori dal coro», ribatte il consigliere regionale leghista, eletto a Palazzo Ferro Fini nella lista Zaia, Stefano Valdegamberi.
La polemica nasce da un articolo del consorzio giornalistico indipendente Occrp (Organized Crime and Corruption Reporting Project) e rilanciata dal portavoce dell'opposizione in consiglio regionale del Veneto, Arturo Lorenzoni, secondo cui alcuni leghisti veneti, tra i quali il presidente dell'assemblea legislativa Roberto Ciambetti, il consigliere Stefano Valdegamberi e il senatore Paolo Tosato, avrebbero avuto regalìe per portare avanti nelle sedi istituzionali un'azione politica a favore dell'aggressione della Russia all'Ucraina.
IL PD
«Qua non basta fare spallucce e dire che è tutto falso - dice Variati -.
LA REPLICA
Ieri Valdegamberi ha nuovamente respinto le accuse. «Quando ho visto il rapporto di questa fantomatica agenzia IrpiMedia mi è venuto da sorridere per le stupidaggini scritte ma anche ho subito pensato all'uso criminale dell'informazione per condizionare l'opinione delle persone. Chi esce dal coro va zittito con il discredito - scrive in una nota Valdegamberi -. Ma quali regalie? Era un Forum Economico per il quale organizzai la delegazione italiana con interventi e programma dettagliato. Il tema trattato era quello delle sanzioni e delle ricadute sull'economia italiana, con il loro effetto boomerang. Quel rapporto, che di giornalistico ha poco e di diffamatorio ha molto, sembra fatto su commissione e con obiettivi precisi. Delegittimare chi è contro le sanzioni, contro l'invio di armi e la guerra. Programmato ad orologeria e fatto uscire il giorno della manifestazione contro la guerre che sabato si è svolta in Piazza Bra. Un rapporto totalmente infondato, assemblato interpretando pretestuosamente fatti e circostanze da giornalisti che si autodefiniscono indipendenti, che lavorano per una sconosciuta AgenCIA». Valdegamberi ribadisce: «Per l'International Economic Yalta Forum non ho preso neppure 1 centesimo di compenso per i convegni in cui ero relatore, altro che 3.000 euro. Gli organizzatori hanno pagato o rimborsato il biglietto aereo e l'albergo ai relatori, come accade in tutto il mondo. In segreto i russi mi avrebbero regalato un appartamento? Una notizia così segreta che fui io stesso a pubblicare quella foto su FaceBook nel 2016 ma nessun appartamento mi è stato regalato. Un amico costruttore aveva realizzato un villaggio turistico ispirato all'architettura italiana e lo aveva chiamato Villaggio Italiano: visita al villaggio e foto sui social, ma nessun regalo. È una strumentalizzazione per zittire ogni voce contraria al mainstream». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino