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AURONZO - Lazio ad Auronzo in ritiro: la palla adesso passa agli albergatori che entro il 28 febbraio dovranno riferire al Comune chi di loro è disposto ad accogliere la prima e la seconda settimana di luglio le 60 persone, tra giocatori e staff della squadra romana. L’hotel Auronzo, la tradizionale sede dell’unico “4 stelle” a fondovalle (l’altro è distante 25 chilometri, a Misurina), in amministrazione fallimentare e affidato fino allo scorso anno alla gestione della Cooperativa “13 maggio” di Padova, rischia infatti di rimanere chiuso.
I PRECEDENTI
Le prime due aste di vendita sono andate deserte, la prossima è fissata per aprile. Il tempo stringe e il rischio è che alla vigilia la sede del ritiro dei biancocelesti non sia ancora fissata. Così il Comune di Auronzo sonda il terreno e studia un piano “b” coinvolgendo direttamente gli operatori. In una riunione dei giorni scorsi il sindaco Dario Vecellio Galeno ha illustrato la situazione chiedendo la disponibilità di una o due strutture dove accogliere la Lazio nell’ipotesi in cui l’hotel Auronzo fosse ancora chiuso e invenduto. Il termine per tirare le somme e stabilire l’alternativa è stato fissato per il 28 febbraio.
IL SINDACO
«Il Comune ha fatto la sua parte per altro quasi dimezzando le spese a carico delle nostre casse e scendendo da mezzo milione a 300mila euro -sottolinea il sindaco- il contratto con Media sport event che cura il ritiro della Lazio è stato firmato, ora si tratta di definire i particolari». Più complicato sistemare la squadra del presidente Claudio Lotito a Misurina, dove si trova l’altra struttura auronzana classificata “4 stelle” e con un numero di stanze sufficiente per non dover smistare atleti e staff in due alberghi. L’ostacolo maggiore però è legato alla distanza di 25 chilometri che sarebbe da percorrere quattro volte al giorno per raggiungere lo stadio Zandegiacomo al mattino e al pomeriggio per gli allenamenti. È ottimista, Gianni Lacchè, presidente di Media sport event che in queste ore sta lavorando su due fronti: il primo è subordinato alla vendita dell’hotel Auronzo alla prossima asta e prevede di inserire nelle clausole del contratto l’obbligo per il nuovo acquirente di ospitare la Lazio. La soluzione sarebbe che lo stesso Claudio Lotito comprasse l’albergo. «Gliene ho parlato -racconta Lacchè- ma ha tergiversato, credo che non se ne farà nulla». L’altro fronte è preparare il terreno qualora l’Auronzo restasse invenduto anche alla prossima asta. «Stiamo contattando alcuni hotel sui quali “spalmare” la sessantina di persone della Lazio -conclude il presidente Lacchè- sono ottimista, confido che una soluzione si troverà».
L’ATTESA
Sarebbe comunque una soluzione positiva per l’economia turistica della vallata, un sospiro di sollievo di albergatori e negozianti del paese cadorino per i quali in questi anni di crisi la presenza della squadra di Lotito e dei suoi tifosi è stata una manna dal cielo. Anche se, con la forte ripresa verificatasi nelle scorse estati, a qualche operatore turistico la presenza biancoceleste non è parsa più così economicamente decisiva. Anche il Comune ha intrapreso un nuovo corso da questo punto di vista, allargando la forbice temporale della stagione e puntando su eventi sportivi per allungare il calendario e sganciandosi così dalla Lazio .
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Il Gazzettino