Lavoro rifiutato, «in Italia abbonda lo schiavismo: paghe da fame e spesso in nero. I giovani hanno detto basta: o vi adeguate o chiudete baracca»

La lettera arrivata al Gazzettino.it: «Questi lavoratori potenziali non hanno più intenzione di farsi sfruttare, fisicamente, psicologicamente e materialmente»

Lavoro rifiutato dai giovani - Foto di Louis Hansel su Unsplash
Leggo con molta attenzione i vari articoli sul lavoro rifiutato, ove si lamenta mancanza di personale. Ahimè, in Italia manca la sincerità e abbonda lo schiavismo....

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Leggo con molta attenzione i vari articoli sul lavoro rifiutato, ove si lamenta mancanza di personale. Ahimè, in Italia manca la sincerità e abbonda lo schiavismo. Esatto! Lo schiavismo.

Le aziende, non tutte, va detto, ma una parte di sicuro, assume e tratta il personale come manovalanza di irrilevante importanza. Paghe da fame, orari discuttibilissimi, straordinari, assenza di giorni liberi, spesso in nero.

Ristoranti, il lavoro c'è ma viene rifiutato. «Le tentiamo tutte, i ragazzi preferiscono i soldi dai genitori». Appelli sui social

Si lamentano che i giovani scappano all'estero, ebbene, a mio avviso i ragazzi fanno bene ad andare a lavorare altrove, in posti dove imparano una o più lingue, nei quali vanno avanti per meritocrazia, assicurati, pagati il giusto, con i giorni "off" assicurati.


Sulla questione lavoro, o lavoro rifiutato, i settori del turismo, della ristorazione dell'alberghiero e anche tanti altri, ora ricevono il conto di atteggiamenti schiavizzanti utilizzati in passato


Non è vero che i giovani non hanno voglia di lavorare, e ci sono anche tanti over 50 che vorrebbero trovare un impiego, la differenza sta nel fatto che questi lavoratori potenziali non hanno più intenzione di farsi sfruttare, fisicamente, psicologicamente e materialmente. Finalmente tantissimi hanno compreso e molti altri seguiranno. Qualcuno dovrà cambiare atteggiamento o chiudere baracca e burattini.

T.

 

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Il Gazzettino