SAN VITO - Si profila un nuovo importante insediamento alla Zipr, frutto della sinergia tra Zignago Vetro e O-I Manufacturing Italy: la nuova realtà produttiva si chiama...
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VOCAZIONE AMBIENTALE«La vocazione ambientale del Consorzio ha sottolineato il presidente Renato Mascherin - compie un nuovo passo in avanti. Proprio perchè riteniamo che sia necessario investire nelle economie circolari abbiamo accolto con entusiasmo la proposta presentata dall'azienda per studiare insieme la soluzione ottimale per il progetto di investimento e che si realizzerà a breve (entro la fine del 2020)».
SPAZI E ASSUNZIONIIl nuovo insediamento troverà sede in un'area di circa 56mila metri quadrati nella zona a nord ovest della Zipr, richiederà circa 22 milioni di investimento, utilizzerà tecnologie di ultima generazione e consentirà di trattare il materiale di scarto e trasformarlo in materia prima di qualità, destinata alle aziende del vetro, il tutto senza tralasciare il fattore occupazionale, poichè si prevede l'assunzione di una quarantina di addetti e altrettanti legati all'indotto. Per il consorzio Ponte Rosso il ruolo di responsabilità in questa prima fase è l'avvio e la gestione delle pratiche autorizzative. «Vogliamo - ha aggiunto Mascherin - supportare Julia Vitrum e affiancarla nei processi di autorizzazione per consentire l'avvio dell'attività nei tempi previsti». «Da parte dell'Unione industriali - ha confermato Michelangelo Agrusti - si lavorerà per un potenziamento delle infrastrutture sul territorio, fondamentali per lo sviluppo delle imprese, e la promozione di una cultura dell'ecologia sempre più spinta». Il presidente di Julia Vitrum, Roberto Celot ha quindi evidenziato «che la filiera del vetro sta vivendo un momento particolarmente felice, complice la maggiore attenzione per le tematiche ambientali e la prioritaria scelta del vetro come materiale per eccellenza che consente di implementare forme efficaci di economia circolare». A conclusione, il sindaco Di Bisceglie ha lodato l'iniziativa per le positive ricadute che avrà dal punto di vista occupazionale e perché «aggiunge un nuovo tassello alla storia vetraria che vanta San Vito».
Emanuele Minca Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino