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VENEZIA - Le imprese veneziane prevedono di assumere fino a maggio oltre 34mila persone ma più della metà delle aziende teme di avere difficoltà a trovare i profili lavorativi desiderati. È in sintesi questa la fotografia dell'ultimo bollettino del Sistema Informativo Excelsior, progetto di monitoraggio promosso da Unioncamere. Secondo questi dati, nel veneziano, tra marzo e maggio 2023, ci saranno 4.280 ingressi in più rispetto al trimestre marzo-maggio 2022. Significative le percentuali relative alle entrate di giovani under 30 e di immigrati: i primi rappresentano il 31% del totale delle previsioni, i secondi il 21%, quindi circa 800 lavoratori. Le imprese, tuttavia, continuano a prevedere difficoltà nel reperire le figure che cercano in ben 52 casi su 100.
LA RISPOSTA
A proporre una soluzione al problema della mancanza del personale necessario per affrontare, da subito, la stagione turistica e quella agricola e, più in generale, le necessità occupazionali di settori strategici anche per i progetti Pnrr, è l'Associazione Migranti Veneto orientale, che ha elencato le 5 aree d'azione sulle quali il Governo potrebbe intervenire da subito, anche per decreto, rimuovendo gli impedimenti che l'attuale normativa frappone all'occupazione regolare dei richiedenti protezione. «In primo luogo - spiega Roberto Soncin - il Governo dovrebbe potenziare gli Uffici Stranieri delle Questure per più rapide convocazioni per la presentazione della domanda di protezione.
Per l'associazione si dovrebbe risolvere l'annosa controversia tra Ministero dell'Interno e Ministero dell'Economia su chi deve rilasciare il codice fiscale senza il quale non si accede al lavoro regolare e cancellare la norma che prevede la cessazione dell'ospitalità nelle strutture pubbliche nel caso che l'ospite, lavorando, acquisisca un reddito superiore al minimo essenziale (circa 6mila). «Con questa somma - ha aggiunto Soncin - nessuno può rendersi autonomo ma nulla vieta invece che, in caso di occupazione, l'ospite non sia più beneficiario del pocket money giornaliero (2,5 euro) e sia chiamato a concorrere alle spese di alloggio. Va evidenziato che questa spada di Damocle pende anche sulla testa dei profughi di Ucraina». Infine andrebbero potenzianti i corsi di italiano e organizzati, d'intesa con le associazioni imprenditoriali, corsi intensivi di preparazione ad alcuni lavori.
«Provvedimenti semplici quindi, in grado di "liberare" in poche settimane - ha concluso Soncin - migliaia di persone pronte a lavorare proprio nei settori che più necessitano di personale».
I SETTORI
Tra i settori più attrattivi, sempre secondo i dati del progetto Exelsior, i servizi di alloggio-ristorazione-turismo per i quali sono previsti, tra marzo e maggio, 13.970 entrate. Seguono il commercio con 4.580 ingressi, i servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone con 3.690, i servizi alla persona con 2.590 e le costruzioni con 1.760 entrate. L'8% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato ma ben il 40% delle entrate riguarderà personale senza alcun titolo di studio. Sul potenziamento del percorsi di studio punta la Camera di Commercio di Venezia Rovigo. «Continueremo a sostenere la transizione dei giovani dal mondo scolastico al mondo lavorativo, attraverso il nostro Servizio Orientamento al Lavoro. Gli obiettivi principali del nostro impegno - dichiara il presidente Massimo Zanon - consistono nel rafforzare le competenze trasversali e le competenze digitali necessarie all'Industria 4.0, per ridurre il disallineamento tra domanda e offerta lavorativa a cui stiamo assistendo in alcuni settori economici. Particolare impegno viene profuso nel promuovere gli Istituti Tecnici Superiori, i quali garantiscono formazione specializzata in materie specifiche agevolando l'ingresso nel mondo del lavoro e l'auto imprenditorialità. Infine, diviene essenziale supportare le micro piccole imprese nell'affinare gli strumenti più evoluti e adatti alla ricerca di personale qualificato». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino