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FOSSALTA DI PIAVE - Non trova dipendenti per le sue lavanderie: assume dieci ucraine provenienti dalle zone di guerra. Antonio D'Agostin, titolare delle lavanderie industriali Ti.esse Triveneta Servizi di Fossalta di Piave e Lavanderia Eraclea di Eraclea le ha assunte e ha trovato loro un alloggio. Hanno dai 21 ai 60 anni, alcune single, altre hanno lasciato mariti, fidanzati e figli nelle città di origine tra cui Odessa, Kiev, Leopoli. Erano in un campo profughi polacco, a fare da ponte un'agenzia polacca che si è interfacciata con un'azienda di Verona, che a sua volta le ha messe in contatto con le società della nostra zona. Un viaggio per raggiungere l'Italia, con la speranza di un futuro migliore. Sono arrivate giovedì scorso, ieri si sono sottoposte alle visite mediche, in attesa di prendere servizio: sei nello stabilimento di Fossalta, quattro in quello di Eraclea.
Lavanderie senza lavoratrici a Fossalta ed Eraclea
Ti.esse, 37 anni di attività, occupa una cinquantina di dipendenti che raddoppiano durante le stagione estiva al servizio dagli esercizi del comprensorio turistico.
Contratto a tempo determinato
Saranno occupate con un contratto di lavoro a tempo determinato, per un periodo variabile dai tre a sei mesi, con tutta probabilità fino ad ottobre. «Il contratto dovrebbe essere rinnovabile continua D'Agostin vediamo se sarà possibile, anche in base all'esito della guerra, soprattutto a quando finirà. Se qualcuno si fermasse anche dopo ottobre c'è disponibilità da parte nostra. Forse la prossima settimana ne arrivano altre, e se si tratta di persone che vogliono lavorare le aspettiamo a braccia aperte».
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Il Gazzettino