Bando del Comune, 50 impiegati amministrativi rinunciano al posto: «Venezia è disagiata»

Foto di Sora Shimazaki
VENEZIA - Hanno rifiutato un posto di lavoro sicuro, indeterminato e pagato, tanto per cominciare ad inizio carriera, tra i 1300 e i 1400 euro al mese. La motivazione è che...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

VENEZIA - Hanno rifiutato un posto di lavoro sicuro, indeterminato e pagato, tanto per cominciare ad inizio carriera, tra i 1300 e i 1400 euro al mese. La motivazione è che gli uffici sono a Venezia in centro storico e lo considerano un posto disagiato. Più di tre quarti dei concorrenti a un bando del Comune di Venezia per assumere 50 impiegati amministrativi, dopo essere stati ammessi a pieni voti hanno dato forfait. La storia inizia prima della pandemia quando l’Amministrazione Brugnaro, in considerazione dei pensionamenti e della pesante carenza di organico in molti degli uffici pubblici, ha deciso di varare un bando per assumere, appunto, 50 persone a tempo pieno. Per colpa del lockdown la procedura si è interrotta e si è potuto dar seguito al concorso solo alla fine dell’emergenza. La primavera scorsa finalmente è stata stilata la graduatoria: dei circa 200 candidati ne sono stati ammessi 75. Di solito, almeno in passato, avveniva che si assumevano subito i primi qualificati, dopodiché gli altri (in questo caso i 25 rimanenti) restavano a disposizione e nel giro di qualche anno venivano assunti. La graduatoria per legge, rimane valida per tre anni. In questo caso, invece, i responsabili del Personale del Comune sono stati costretti a scorrere tutta la lista, fino all’ultimo classificato, per coprire tutti i 50 posti in organico che si volevano rimpinguare con il concorso. 


I MOTIVI


Questo perché ben 22 vincitori, quando hanno appreso che avrebbero dovuto prendere servizio in centro storico, hanno rifiutato l’assunzione spiegando, appunto, che lavorare in isola è troppo disagevole. La cosa avrebbe dell’incredibile se non fosse che per tutta l’estate le attività economiche legate al turismo a Venezia, terraferma e nel litorale hanno continuato a cercare personale e a sentirsi rispondere di no per vari motivi, tipo che la paga era bassa o che si doveva essere in servizio anche il sabato e la domenica; e lo stesso vale per molte aziende artigiani e industriali. In questo caso, però, si aggiunge un altro elemento preoccupante: Venezia è considerata disagiata, anche se in realtà molti dei posti messi a disposizione sono al Tronchetto. Il che da un lato può far pensare all’atteggiamento passivo e annoiato di parte delle giovani generazioni, dall’altro è un ulteriore segnale del venire meno dell’attrattività di Venezia, se non per i turisti. Dopo che negli anni molte aziende private e pubbliche hanno abbandonato il centro storico spostando la sede, nel migliore dei casi, nella terraferma del Comune o, peggio, in altre città, ora c’è anche chi rifiuta un posto di lavoro sicuro. Il che, anche per il Comune, è un bel problema dato che i 50 nuovi assunti non coprono tutti i buchi in organico e che la graduatoria di questo concorso è già esaurita.

 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino