Bando del Comune, 50 impiegati amministrativi rinunciano al posto: «Venezia è disagiata»

Sabato 12 Novembre 2022 di Elisio Trevisan
Foto di Sora Shimazaki
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VENEZIA - Hanno rifiutato un posto di lavoro sicuro, indeterminato e pagato, tanto per cominciare ad inizio carriera, tra i 1300 e i 1400 euro al mese. La motivazione è che gli uffici sono a Venezia in centro storico e lo considerano un posto disagiato. Più di tre quarti dei concorrenti a un bando del Comune di Venezia per assumere 50 impiegati amministrativi, dopo essere stati ammessi a pieni voti hanno dato forfait. La storia inizia prima della pandemia quando l’Amministrazione Brugnaro, in considerazione dei pensionamenti e della pesante carenza di organico in molti degli uffici pubblici, ha deciso di varare un bando per assumere, appunto, 50 persone a tempo pieno. Per colpa del lockdown la procedura si è interrotta e si è potuto dar seguito al concorso solo alla fine dell’emergenza. La primavera scorsa finalmente è stata stilata la graduatoria: dei circa 200 candidati ne sono stati ammessi 75. Di solito, almeno in passato, avveniva che si assumevano subito i primi qualificati, dopodiché gli altri (in questo caso i 25 rimanenti) restavano a disposizione e nel giro di qualche anno venivano assunti. La graduatoria per legge, rimane valida per tre anni. In questo caso, invece, i responsabili del Personale del Comune sono stati costretti a scorrere tutta la lista, fino all’ultimo classificato, per coprire tutti i 50 posti in organico che si volevano rimpinguare con il concorso. 


I MOTIVI
Questo perché ben 22 vincitori, quando hanno appreso che avrebbero dovuto prendere servizio in centro storico, hanno rifiutato l’assunzione spiegando, appunto, che lavorare in isola è troppo disagevole. La cosa avrebbe dell’incredibile se non fosse che per tutta l’estate le attività economiche legate al turismo a Venezia, terraferma e nel litorale hanno continuato a cercare personale e a sentirsi rispondere di no per vari motivi, tipo che la paga era bassa o che si doveva essere in servizio anche il sabato e la domenica; e lo stesso vale per molte aziende artigiani e industriali. In questo caso, però, si aggiunge un altro elemento preoccupante: Venezia è considerata disagiata, anche se in realtà molti dei posti messi a disposizione sono al Tronchetto. Il che da un lato può far pensare all’atteggiamento passivo e annoiato di parte delle giovani generazioni, dall’altro è un ulteriore segnale del venire meno dell’attrattività di Venezia, se non per i turisti. Dopo che negli anni molte aziende private e pubbliche hanno abbandonato il centro storico spostando la sede, nel migliore dei casi, nella terraferma del Comune o, peggio, in altre città, ora c’è anche chi rifiuta un posto di lavoro sicuro. Il che, anche per il Comune, è un bel problema dato che i 50 nuovi assunti non coprono tutti i buchi in organico e che la graduatoria di questo concorso è già esaurita.

Ultimo aggiornamento: 14 Novembre, 07:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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