MONTEBELLUNA - La polemica politica si fa incandescente sul referendum e investe la senatrice del Pd ed ex sindaco di Montebelluna, Laura Puppato, che partecipa alla...
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Il collega senatore Stefano Esposito (Pd) parla di "follia stalinista". «Mi auguro che l'Anpi prenda subito le distanze da questa decisione che ci fa pensare a una pericolosa deriva ideologica che nulla ha a che fare con i valori originari di chi ha combattuto il fascismo» scrive la capogruppo Pd in Consiglio regionale Veneto Alessandra Moretti.
«La notizia che l'Anpi di Treviso non ha concesso il rinnovo della tessera a Laura Puppato per le sue posizioni a favore del sì referendum è talmente assurda da non sembrare vera». Lo ha detto Pia Locatelli, capogruppo del Psi alla Camera, esprimendo solidarietà a Laura Puppato. «È incredibile - ha aggiunto - che un'associazione i cui padri e madri hanno combattuto contro il fascismo e per la libertà non permetta ai suoi iscritti di esprimere opinioni diverse.
«Ringrazio le centinaia di persone che mi stanno inviando messaggi di solidarietà, mi hanno particolarmente colpita i messaggi dei tanti iscritti che mi hanno offerto di tesserarmi nelle loro sezioni. Il clima che si respira oggi in Anpi è molto triste» scrive a Puppato.
In seratà l'Unità (quotidiano del Pd) ha sentito Umberto Lorenzoni, partigiano e presidente dell’Anpi di Treviso, autore della "rottura". Il dirigente, seppur con resistenze, ha chiarito di non averla espulsa: «E’ che non può iscriversi. Noi non le corriamo dietro. Abbiamo altri problemi: sapete che Trump ha vinto in America?» E avrebbe poi concluso che non si puà fare propaganda per il Sì con la tessera dell’Anpi. «Noi non siamo il Partito Democratico». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino