L'Anpi espelle Laura Puppato: «Fa
campagna per il Sì al referendum»

Giovedì 10 Novembre 2016
Laura Puppato
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MONTEBELLUNA  - La polemica politica si fa incandescente sul referendum e investe la senatrice del Pd ed ex sindaco di Montebelluna, Laura Puppato,  che partecipa alla campagna per il Sì al quesito costituzionale del 4 dicembre prossimo: per questo motivo la sezione montebellunese  dell'Associazione nazionale partigiani (Anpi), le nega il rinnovo della tessera (era iscritta a Crespano). Di fronte al rifiuto di accettare la sua iscrizione la senatrice ha sbottato: "Incomprensibile e inaudito, qui qualcuno esce dal seminato. Quando i valori e la storia delle persone non conta nulla e ha valore solo combattere un premier giovane che si chiama Matteo Renzi, si è perso il senso della misura e dei valori che i partigiani ci hanno tramandato".

 Il collega senatore Stefano Esposito (Pd) parla di "follia stalinista".
 «Mi auguro che l'Anpi  prenda subito le distanze da questa decisione che ci fa pensare a una pericolosa deriva ideologica che nulla ha a che fare con i valori originari di chi ha combattuto il fascismo» scrive la capogruppo Pd in Consiglio regionale Veneto Alessandra Moretti.

«La notizia che l'Anpi di Treviso non ha concesso il rinnovo della tessera a Laura Puppato per le sue posizioni a favore del sì referendum è talmente assurda da non sembrare vera». Lo ha detto Pia Locatelli, capogruppo del Psi alla Camera, esprimendo solidarietà a Laura Puppato. «È incredibile - ha aggiunto - che un'associazione i cui padri e madri hanno combattuto contro il fascismo e per la libertà non permetta ai suoi iscritti di esprimere opinioni diverse.
In tutti i partiti vi sono posizioni opposte sul referendum, ma nessuno è stato espulso per questo. Il divieto di fare campagna elettorale per il sì pena di fatto l'espulsione fa parte di una vecchia cultura staliniana che nulla ha a che vedere con quegli ideali di libertà che sono costati la vita ai partigiani, partigiane»


«Ringrazio le centinaia di persone che mi stanno inviando messaggi di solidarietà, mi hanno particolarmente colpita i messaggi dei tanti iscritti che mi hanno offerto di tesserarmi nelle loro sezioni. Il clima che si respira oggi in Anpi è molto triste» scrive a Puppato.

In seratà l'Unità (quotidiano del Pd) ha sentito Umberto Lorenzoni, partigiano e presidente dell’Anpi di Treviso, autore della "rottura". Il dirigente, seppur con resistenze, ha chiarito di non averla espulsa:
«E’ che non può iscriversi. Noi non le corriamo dietro. Abbiamo altri problemi: sapete che Trump ha vinto in America?» E avrebbe poi concluso che non si puà fare propaganda per il Sì con la tessera dell’Anpi. «Noi non siamo il Partito Democratico».
Ultimo aggiornamento: 18:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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