CASTELFRANCO - Per un mese ha fatto perdere completamente le sue tracce. A casa non si è più fatto vedere e, invece di spostarsi in macchina, o almeno con la sua...
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INTROVABILE
La residenza formale di Bonesso era nel Montebellunese. Ma ormai era diventato di fatto senza fissa dimora visto che, da un mese a questa parte, per evitare le forze dell'ordine non vi si era più avvicinato. Sapeva che la sentenza di condanna emessa nei suoi confronti dal tribunale era passato in giudicato. E quindi sapeva pure che i carabinieri del nucleo radiomobile lo stavano braccando. Così ha fatto di tutto per non farsi trovare. Come faceva? Si appoggiava a una rete di amicizie e conoscenze che, sospettano i militari dell'Arma, lo avrebbero aiutato, anche inconsapevolmente. Oltre a ciò il 58enne, in passato protagonista di truffe in serie messe a segno millantando ciò che non era, ovvero un broker assicurativo capace di far fruttare i risparmi della gente, aveva cambiato tutte le sue abitudini. Niente macchina, niente bar e ristoranti frequentati fino al giorno prima, spostamenti limitati al massimo e sempre, o quasi, utilizzando mezzi pubblici. I militari dell'Arma, inoltre, sospettano che nonostante lo stato di latitanza il 58enne stesse continuando nelle sue attività poco trasparenti.
DEPISTAGGI
Quando si sono messi a cercarlo infatti gli uomini in divisa si sono trovati in serie difficoltà. Dovevano consegnargli l'ordine di carcerazione ma il 58enne continuava a spostarsi a cavallo tra le province di Treviso e Venezia proprio per evitare di incappare nei militari dell'Arma in borghese. Gli investigatori si sono quindi dovuti concentrare sui familiari, sugli amici e sui conoscenti di Bonesso. Non c'era altro modo per scovarlo. E alcuni di questi, a quanto pare, avrebbero aiutato il 58enne nel suo tentativo di sottrarsi alla giustizia. Resta da capire se sapessero che era in fuga o se, come probabile, non fossero a conoscenza della sentenza di condanna.
NELLA RETE
Lunedì scorso però le ricerche dei militari sono finite. Bonesso aveva dato appuntamento alla sorella: si dovevano vedere per pranzo. E l'informazione è arrivata ai carabinieri che si sono messi ad aspettarlo, nascosti a dovere per non rovinargli la sorpresa. E così quando il 58enne ha raggiunto l'abitazione della familiare con la quale doveva pranzare, si è trovato davanti gli uomini in divisa. Fuga finita.
LE MANETTE
Quando l'uomo è arrivato, intorno a mezzogiorno, a piedi, è stato immediatamente bloccato dai carabinieri che gli hanno messo le manette ai polsi concludendo così questo mese e poco più di latitanza. Poi l'hanno condotto in carcere a Santa Bona a Treviso per scontare la sua pena. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino