"Strage" di leghisti alla sagra: ecco cosa è stato servito ai malcapitati

"Strage" di leghisti alla sagra: ecco cosa è stato servito ai malcapitati
ZERO BRANCO - «Solo quelli seduti ai tavoli della Lega hanno avuto problemi intestinali. È questo il fatto strano che ha portato a ipotizzare che dentro ai piatti...

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ZERO BRANCO - «Solo quelli seduti ai tavoli della Lega hanno avuto problemi intestinali. È questo il fatto strano che ha portato a ipotizzare che dentro ai piatti fosse stato messo un lassativo. Certo, se fosse un atto premeditato sarebbe cosa da Procura. Ma voglio pensare positivo e pensare che si sia trattato di un virus», a parlare è Roberto Marcato, assessore regionale allo Sviluppo economico. C'era anche lui alla cena di sezione organizzata venerdì dalla Lega di Zero Branco nello stand della Festa del radicchio. Il giorno dopo Marcato non ha avuto problemi. Ma si sono salvati in pochi.


BRUTTA ESPERIENZA "Strage" di leghisti alla sagra: dopo la cena tutti in bagno. Vip risparmiati

La maggior parte delle oltre 60 persone che avevano cenato con il Carroccio, mangiando risotto salsiccia radicchio e spezzatino, è stata costretta a passare il sabato in bagno. Compreso Stefano Marcon, sindaco di Castelfranco e presidente della Provincia.

 
TUTTO OK
La Pro Loco di Zero Branco, gruppo che organizza la Festa chiusasi domenica, però non ci sta proprio a recitare la parte dell'untrice. I vertici respingono con sdegno qualsiasi possibile sospetto riguardante la qualità del cibo o addirittura la possibilità che qualcuno possa aver messo lassativo nei piatti destinati ai tavoli della Lega. «C'era lo stesso menù per tutti. Venerdì hanno cenato qui centinaia di persone. I nostri stessi volontari hanno mangiato quelle cose. Ma nessun altro ci ha segnalato alcun problema dice Marisa Berto, presidente dell'associazione . Siamo dispiaciuti per quello che è capitato. Ma assolutamente tranquilli: abbiamo sempre rispettato tutte le norme igieniche alla lettera». Le cucine, tra l'altro, sono state rinnovate da poco. Seguendo tutte le prescrizioni. «Ed è impossibile che qualcuno possa aver messo qualcosa nei piatti aggiunge come un fiume in piena . Nelle cucine non entrano estranei e il confezionamento viene fatto a vista attraverso un open space. Il cibo viene posto sullo scaldavivande e va direttamente sui tavoli. Non ci sono passaggi intermedi». Se da una parte qualche leghista ha avanzato l'ipotesi del lassativo, senza poterlo provare, dato che nessuno è andato in ospedale, dall'altra la Pro Loco non accetta di vedersi infangare da simili sospetti.

I VOLONTARI«Qui ci sono volontari che portando avanti una tradizione ormai storica. Non è giusto che vengano accostati a sospetti del genere precisa Berto . Stiamo parlando di persone che lavorano gratis, sacrificando anche parte della loro vita privata, per il bene della collettività. I risultati ci danno ragione. La Festa del radicchio attira persone da Bologna, Verona, Belluno e dal Friuli. C'è anche un indotto per il territorio. Poi abbiamo le attività parallele. Non solo cibo. Abbiamo organizzato con l'Unpli una visita guidata per portare le persone alla scoperta delle parti del nostro territorio meno conosciute e abbiamo coinvolto migliaia di bambini delle scuole in varie attività. Senza contare che le nostre strutture permettono ad altre 15 associazioni di sviluppare le proprie attività. Inoltre stiamo già organizzando un'iniziativa per il 5 marzo il cui ricavato verrà devoluto alle popolazioni del Veneto colpite dal maltempo. Davanti a tutto ciò, non possiamo accettare illazioni gratuite».
Mauro Favaro  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino