Nel Garda scaricati 350 metri cubi al secondo di acqua dall'Adige. Verona salva, ma lago pieno di fango

Nel Garda scaricati 350 metri cubi al secondo di acqua dall'Adige. Verona salva, ma lago pieno di fango
VERONA - È stato richiuso, da ieri sera, lo scolmatore Adige-Garda che dalla mezzanotte di martedì scorso e fino a giovedì ha scaricato nel più grande...

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VERONA - È stato richiuso, da ieri sera, lo scolmatore Adige-Garda che dalla mezzanotte di martedì scorso e fino a giovedì ha scaricato nel più grande lago italiano 350 metri cubi al secondo di acqua dell'Adige, salvando Verona dall'esondazione. Lo ha reso noto la "Comunità del Garda", con sede a Gardone (Brescia).


La galleria-scolmatore di Torbole (Trento), era stata utilizzata l'ultima volta 18 anni fa. Una misura '"pagata" a caro prezzo però dal Garda, perché nel bacino sono finiti migliaia di metri cubi di fanghiglia e detriti del fiume, che hanno coperto con enormi chiazze marroni le acque azzurre del Garda. «Di fronte al pericolo di allagare Verona e creare problemi di sicurezza a persone e cose, il Garda - spiega in una nota la "Comunità" - si è accollato il sacrificio di "ospitare" per alcune ore le acque dell'Adige. Una misura eccezionale che confidiamo non comprometterà la qualità delle acque del lago».

AGGIORNAMENTO ORE 15.30 - MACCHIA DETRITI  IN DISSOLVIMENTO

«La chiazza avvistata a Torbole e che poi è stata sospinta dal vento è lo scotto che il lago di Garda ha pagato per salvare Verona ed evitare l'esondazione dell'Adige. Ma non c'è nessun allarme». Lo ha detto il sindaco di Garda, e deputato di Forza Italia, Davide Bendinelli, riferito all'allerta lanciata per le condizioni delle acque del più grande lago italiano. «La galleria del Garda che ha riversato le acque dell'Adige - ha precisato Bendinelli - è stata chiusa ancora nel primo pomeriggio di martedì 30 ottobre, quando l'emergenza-inondazione è rientrata. Il fango e i detriti scaricati dal fiume nelle acque del lago sono una conseguenza fisiologica, ma già oggi la macchia è in dissolvimento». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino