VENEZIA - Aveva fatto il colpaccio il 27 maggio, quando in una delle sue scorribande notturne si era trovato di fronte ad una cassaforte che conteneva quasi 85.000 euro. Non...
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Per avere accesso al bottino il ladro aveva dovuto forzare una porta sul retro del locale e rimuovere parte della parete dove era murata la cassaforte. Gli agenti erano riusciti a recuperare e repertare le parti lucide del rivestimento e delle bottiglie che il malvivente aveva probabilmente toccato. Le successive analisi della Polizia Scientifica avevano permesso di estrarre porzioni di impronte su una mattonella che si trovava vicino alla cassaforte e su due bottiglie di the probabilmente toccate dall’autore del fatto. Dal confronto delle impronte si è arrivati alla certa identificazione Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino