Novantenne derubata dei rispami di tutta una vita nascosti nel materasso

Novantenne derubata dei rispami di tutta una vita nascosti nel materasso
ROVIGO - Esce a fare la spesa e i ladri ne approfittano per svaligiarle la casa, rubando non solo i gioielli di famiglia ma anche i risparmi di una vita nascosti sotto al...

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ROVIGO - Esce a fare la spesa e i ladri ne approfittano per svaligiarle la casa, rubando non solo i gioielli di famiglia ma anche i risparmi di una vita nascosti sotto al materasso. La novantenne di Borsea, frazione di Rovigo, derubata venerdì mattina pensava di aver trovato un nascondiglio sicuro per le migliaia di euro accantonate con fatica negli anni, pensione dopo pensione. Invece per i ladri è stato un gioco da ragazzi entrare nella sua villetta vicina all’Interporto e arraffare monili e contanti, per un bottino complessivo ancora da quantificare con precisione.  

USCITA PER LA SPESA
La signora, ancora lucida e autosufficiente nonostante l’età, era uscita per fare alcune commissioni. Neppure il figlio sessantenne era in casa, così i ladri, che probabilmente tenevano d’occhio l’abitazione già da qualche giorno, ne hanno approfittato per mettere a segno il colpo. I predoni hanno forzato una finestra e, una volta all’interno, hanno rovistato nelle stanze alla ricerca del bottino, sicuri di agire indisturbati, complice anche l’assenza di un sistema d’allarme. Dopo aver fatto incetta di denaro e gioielli, si sono allontanati senza dare nell’occhio, facilitati in questo dal fatto che le altre case della zona non sono poi così vicine. La vittima si è accorta della razzia soltanto in tarda mattinata, quando è rientrata a casa. Vedendo la finestra rotta ha capito subito che qualcuno si era introdotto in casa sua: un’intuizione poi confermata dalle stanze messe a soqquadro. Soldi e gioielli, il cui valore non era soltanto economico ma anche e soprattutto affettivo, erano spariti. Al loro posto una profonda amarezza.
OFFERTE DI PROTEZIONE
Quello successo venerdì è un episodio spiacevole che potrebbe alimentare la percezione di insicurezza da parte dei residenti della frazione. È proprio su questo che nei giorni scorsi hanno cercato di fare leva alcuni vigilantes. «Sono scesi dall’auto di una ditta già attiva in zona a servizio di attività commerciali – racconta un residente del quartiere di Santa Rita – ed erano muniti di cartellino». Le guardie giurate hanno suonato a tappeto i campanelli di Borsea e di Santa Rita. Il motivo? Raccogliere adesioni al servizio di vigilanza armata che verrà attivato tra una quindicina di giorni: le guardie pattuglieranno la zona facendo un paio di giri di ronda ogni notte, garantendo quindi la sicurezza viste le «brutte facce che ci sono in giro». Alle famiglie aderenti il servizio costerebbe “soltanto” un euro al giorno, per un totale di 365 euro all’anno. La vigilanza, che a detta delle guardie sarebbe in via di attivazione su specifica richiesta di alcuni cittadini, avrebbe il nullaosta sia del prefetto che del questore. Peccato però che nessuna delle due autorità abbia rilasciato autorizzazioni. Si tratta dell’ennesima truffa ben congegnata? Forse (ieri pomeriggio, dopo un rimpallo tra uffici di zona, nessuno degli operatori ha smentito o confermato la “campagna” in atto).
PAURA DILAGANTE

«O forse la ditta in questione sta cercando di allargare il proprio giro d’affari, facendo leva sulla paura – ipotizza il residente – È una vergogna: io e la mia famiglia viviamo in questo quartiere da anni, vediamo passare spesso l’auto della polizia e dei carabinieri. Siamo al corrente dei furti avvenuti anche di recente, ma nonostante questo non abbiamo la sensazione di vivere in una realtà tanto problematica da aver bisogno di sorveglianze armate diverse da quelle istituzionali preposte a questo servizio». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino