«In questa casa non c'è nulla da rubare», i ladri se ne vanno a mani vuote dopo aver svaligiato un'abitazione di oro e orologi per 60mila euro

Arrestata la banda di trasfertisti che si muoveva dal Lazio al Veneto con un'Audi A3

«In questa casa non c'è nulla da rubare», i ladri se ne vanno a mani vuote dopo aver svaligiato un'abitazione di oro e orologi per 60mila euro
PADOVA - Si erano resi responsabili in Veneto di una serie di furti (messi a segno o tentati); ma in un caso avevano deciso loro stessi di andersene a mani vuote, perchè...

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PADOVA - Si erano resi responsabili in Veneto di una serie di furti (messi a segno o tentati); ma in un caso avevano deciso loro stessi di andersene a mani vuote, perchè nell'appartamento in cui erano penetrati, a Malo (Vicenza), non c'era niente che valesse la pena di essere rubato. È uno dei particolari emersi da un'indagine della squadra mobile di Padova che, seguendo le tracce dei furti - immagini delle telecamere, testimonianze, fiuto investigativo - hanno rintracciato la banda di quattro uomini, di etnia rom, residenti nel Lazio, ritenuta responsabile dei colpì compiuti in regione nel gennaio 2023. L'unico colpo messo a segno con un bottino era stato commesso in una casa a Padova, in Via Alicorno, da dove erano fuggiti con 60mila euro tra valori, monili e orologi. Il giorno dopo, ha ricostruito l'indagine, gli stessi 4 ci avevano riprovato, penetrando in due alloggi a Malo: in un episodio erano stati costretti alla fuga, sorpresi da un domestico della casa; nell'altro non avevano fatto niente, perchè non avevano trovato nulla di interessante da rubare. Al termine dell'indagine della Mobile, il gip del Tribunale di Padova, su richiesta della Procura, aveva aveva disposto l'obbligo di dimora nei confronti di un 33enne romano, e in concorso con quest'ultimo sono stati indagati anche i suoi tre presunti complici, che sono stati oggetto a loro voltadi perquisizioni domiciliari. Del 33enne, in particolare, si erano perse le tracce, ma giovedì scorso durante un controllo stradale, è stato riconosciuto dai poliziotti della sottosezione Polizia Stradale di Frosinone. AI quattro, che si spostavano per i colpì con una Audi A3 Sporback, la polizia è arrivata anche grazie all'analisi dei tabulati di traffico telefonico delle utenze degli stessi indiziati (intestate a soggetti fittizi ed attivate presso il medesimo negozio di Roma, loro luogo di provenienza). 
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Il Gazzettino