Quindici colpi in una sola settimana, residenti esasperati e impauriti

Quindici colpi in una sola settimana, residenti esasperati e impauriti
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SACILE - «Siamo assediati in casa». Se questo fino a qualche giorno fa era stato un allarme che i residenti della zona di San Liberale, avevano lanciato alle forze dell'ordine, quello che si è levato domenica, in pieno giorno, dal terrazzo di uno degli alloggi del complesso residenziale di via Cartiera Vecchia è stato un grido di disperazione di chi si è sentito in grande pericolo: «Aiutatemi, ci sono i ladri nel mio appartamento!». Da via Pascoli,a via Amalteo, da via Gramsci a via dello Stadio, da viale Trieste a viale Zancanaro passando per via Leonardo da Vinci e via Curiel, è l'intera zona di San Liberale a essere bersagliata dalle incursioni dei malviventi. «Forse per la prima volta nella storia della frazione - sottolineano alcuni residenti, tra i quali anche l'ex parlamentare Isidoro Gottardo, ci sentiamo in grande pericolo per il ripetersi di atti che non sono più semplici furti ma vere e proprie azioni di delinquenti incalliti che non hanno paura e non si fermano davanti a nulla. Sono pronti a tutto, come successo in uno dei più gravi episodi verificatisi in via Pascoli». 

 
REGNA LA PAURA
Alla presa di posizione di Isidoro Gottardo si uniscono tante famiglie letteralmente disorientate, ma soprattutto terrorizzate dall'incremento dei furti: una decina quelli messi a segno nel giro di quattro giorni e quasi tutti in pieno giorno, sfidando la presenza di persone nelle abitazioni. Alcuni malviventi sono addirittura entrati con una fiamma ossidrica e arnesi da scasso senza il timore farsi vedere. É anche un sentimento di sfiducia, quello che lasciano trasparire le vittime, nei confronti dell'amministrazione: «Nonostante le richieste - sottolineano - non ha mai risposto per migliorare l'illuminazione nel primo tratto di via Amalteo dall'incrocio con via Gramsci. In più non ha mai pensato, vista anche la presenza di un istituto scolastico e di strutture sportive, di installare un impianto di videosorveglianza anche in considerazione del traffico sempre più intenso che favorisce l'afflusso dal centro città alla Pontebbana e alla Bassa verso il sottopasso che porta nella zona del mobile». 
SI SCATENA LA RABBIA
Quello che si respira nella zona è un vero clima di paura ma nello stesso tempo di rabbia: «Quello che desidero - ha sottolineato M.C., una delle vittime degli ultimi furti - è sperare che le forze dell'ordine riescano a catturare chi mi ha devastato la camera da letto e poterlo guardare in faccia: a quel punto non so cosa farei se avessi un'arma in mano. Ormai non c'è solo la preoccupazione che si accontentino di rubare, ma viviamo addirittura con il terrore che reagiscano male quando vengono scoperti. Non è possibile aver paura di perdere la vita per un furto». 
«Ormai - aggiunge l'onorevole Gottardo - dobbiamo cominciare a pensare a presidiare il nostro territorio e a segnalare a Carabinieri e Polizia tutti i comportamenti e i movimenti sospetti, compresa la presenza di automobili ferme per più giorni nello stesso posto». 
LA VERSIONE DEI TESTIMONI
La paura si sta diffondendo in tutta la città, e il livello di attenzione è salito al massimo dopo che i malviventi hanno deciso di colpire anche al di fuori di San Liberale passando a far razzia anche in via Marconi, in via Leonardo da Vinci e viale Trieste: in almeno cinque episodi i testimoni hanno riferito di aver visto due giovani, che indossavano tute scure e un cappuccio per coprirsi il volto, che si allontanavano verso la Pontebbana. Ma anche la periferia non è stata risparmiata: via del Molino, via Camolli, via Flangini. 
LE TECNICHE UTILIZZATE

La tecnica che nei primi furti era quella di forzare le imposte di legno delle finestre con attrezzi in ferro, negli ultimi colpi vengono fatte saltare le serrature, anche le più sofisticate. E sulla preoccupante escalation di incursioni, solo pochi giorni fa era intervenuto Gianfranco Zuzzi, il portavoce del movimento Cittadinanza attiva per Sacile, chiedendo all'amministrazione comunale di rispondere alla richieste che arrivano da più parti in merito alla necessità di un miglioramento del servizio offerto dal Comune, ritenuto insufficiente. I cittadini percepiscono sempre più distanza da parte delle istituzioni e gradirebbero sentirsi più tutelati. 
Michelangelo Scarabellotto
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Il Gazzettino