I ladri svuotano il negozio di telefonini, il titolare: «Sono a pezzi, ho aperto a gennaio e hanno bruciato tutti i miei sacrifici»

Paolo Manzan
PRATA - «Ho il cuore spezzato, tre anni di lavoro e sacrifici bruciati...». Paolo Manzan, 20 anni, è distrutto. Ieri mattina sulla porta della sua 3R...

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PRATA - «Ho il cuore spezzato, tre anni di lavoro e sacrifici bruciati...». Paolo Manzan, 20 anni, è distrutto. Ieri mattina sulla porta della sua 3R Technology, in via Roma 68 a Prata, ha affisso un cartello per avvertire la clientela che fino a martedì resterà chiuso causa furto. Ieri notte i ladri sono entrati forzando una finestra sul retro del condominio. Non hanno fatto rumore, almeno non tanto da svegliare o insospettire chi abita negli appartamenti della palazzina che si trova nella via principale di Prata, a poca distanza dalla caserma dei Carabinieri. Si sono concentrati nel laboratorio dove il giovane imprenditore commerciale si dedica alla riparazione e rigenerazione di iPhone, iPad, Mac e iMac. Il suo punto vendita, infatti, è dedicato agli swappie, telefoni usati e rinnovati. «Mi hanno rubato tutto - racconta - Anche tre iPhone 14 da 950 euro l'uno. Non sono ancora in grado di stimare il danno, ma potrebbe aggirarsi sui 20/30mila euro».


UNA MAZZATA
Per Paolo Manzan, che ha aperto il suo laboratorio soltanto lo scorso gennaio, il danno è rilevante. «Così hanno messo in ginocchio la mia creatura - dice riferendosi all'attività - Da 16 anni in poi ha messo da parte denaro per aprire il negozio, era il mio unico obiettivo, non tiro fuori neanche lo stipendio, lascio tutto nell'attività. E adesso?». Adesso spera che qualcuno gli dia una mano. Ieri ha ricevuto tantissimi messaggi di incoraggiamento, tutti si dicono pronti ad aiutarlo. «Speriamo - confida - che qualcuno mi aiuti». Anche la riparazione della finestra scassinata potrebbe essere un buon contributo.


LE INDAGINI


Il furto è stato scoperto ieri mattina. Il giovane stava bevendo il caffè, quando si è collegato da remoto con la telecamera del negozio. «Non si vedeva neanche un telefono - spiega - Ho pensato a uno scherzo, invece no, quando sono arrivato ho scoperto che erano spariti tutti i cellulari e i tablet. Sono rimasti soltanto due computer». Sul colpo stanno indagando i carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Sacile, che ieri mattina hanno fatto un sopralluogo e cercato tracce dell'intrusione. Purtroppo la telecamera di sicurezza non ha registrato la presenza di estranei. Accertamenti verranno estesi anche agli impianti di telesorveglianza di via Roma. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino