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MIRANESE - Appena si sono accorciate le giornate nel Miranese è iniziato l'assalto. Per settimane i quartieri di periferia o le località di campagna non hanno trovato pace, tanto da spingere i residenti esasperati a dare vita, in un caso, anche a una caccia di quartiere a sostegno delle forze dell'ordine, provando a intercettare i ladri fuggiti tra le stradine più isolate. L'orario è quasi sempre lo stesso: dalle 17 alle 19, quando le case possono essere ancora vuote ma è già abbastanza buio per dileguarsi con facilità. Ma i ladri, che girano incappucciati, non si tirano indietro nemmeno se scoprono che l'inquilino è in casa, cercando di mettere a segno il colpo in fretta, senza farsi sentire, per arraffare contanti o gioielli e poi scappare dalle finestre.
In alcuni casi la situazione è diventata pericolosa: a Fornase, per esempio, un residente si è accorto del furto in corso al piano di sotto, ha urlato e i ladri hanno spruzzato lo spray urticante per scappare. Carabinieri, polizia e vigili intervengono, ma è una caccia senza sosta a bande che utilizzano tecniche ben studiate per colpire a tappeto e dileguarsi. Fornase e Crea sono le frazioni di Spinea che più di altre stanno soffrendo per i furti. Ma le segnalazioni erano continue da tutto il comprensorio, in particolare da Briana e Moniego a Noale, dalle frazioni di Mirano, da Stigliano e Veternigo a Santa Maria di Sala, da Maerne di Martellago e dai quartieri Albera e Passante a Salzano. Da via Pastrengo, un paio di settimane fa è partita una vera e propria caccia ai ladri.
Mentre i comitati cittadini lanciavano appelli chiedendo un commissariato di Polizia nel Miranese, i sindaci dei sette Comuni hanno prima scritto una lettera al prefetto Vittorio Zappalorto e poi sono stati ricevuti.
Il Gazzettino