SILEA - Cercavano contanti e oggetti di valore ma alla fine, pur di racimolare qualcosa, hanno deciso di rubare uno strumento indispensabile in un impianto sportivo: il...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'INTRUSIONE
I ladri hanno divelto una finestra del club house, l'area dedicata al terzo tempo presente in tutte le società rugbistiche che si rispettino, e una volta all'interno della struttura hanno puntato dritto alle scrivanie degli uffici in cerca di denaro. Forse speravano di trovare parte delle quote degli affiliati. «Ma mica siamo matti, non lasciamo mai denaro nella struttura - spiega Ivan Beghetto -, direttore sportivo del Silea Rugby -. Però i malviventi hanno fatto un vero e proprio disastro buttando tutto per aria e rovistando nelle borse che teniamo negli armadi. Si sono portati via del materiale sportivo, tra cui sciarpe e vecchie magliette (alcune donate da altre squadre), e soprattutto il defibrillatore, che ci siamo dovuti far prestare perchè domani (oggi per chi legge, ndr), c'è la prima di campionato. Purtroppo non è la prima volta che veniamo presi di mira, ma visto il gran caos non escludiamo che non si tratti di una banda di professionisti, ma piuttosto di alcuni sbandati».
LA RABBIA
La società non ha ancora concluso l'inventario, necessario per capire cosa con precisione cosa sia stato sottratto nel corso del blitz dell'altra notte. «Il problema maggiore, alla fin fine, sono i danni - aggiunge Beghetto - alla segreteria e al bancone della club house. Il punto è che ormai, ogni paio d'anni, si ripetono gli stessi episodi e siamo stufi. Tant'è che a breve faremo una riunione per decidere se procedere con l'installazione di un sistema d'allarme. Anche nel caso si tratti di balordi, visto che non si sono portati via il proiettore, l'oggetto forse di maggiore valore che abbiamo, siamo stanchi di queste intrusioni. Di certo però non ci spaventiamo e andiamo avanti». La società, questo è certo, può contare sull'aiuto della grande famiglia del rubgy. La speranza è che qualcuno di loro si attivi, almeno, per riacquistare il defibrillatore sparito.
Alberto Beltrame
© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino