VAL RESIA (Udine) - Ha suscitato non poco sdegno, nella piccola e storica comunità della Val Resia, un territorio dalla natura incontaminata, gran parte montano e protetto...
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Ma perché rubare un bene che, sul marcato "nero", non ha il valore, ad esempio, come possono averlo le barbatelle? Perché questo aglio è prezioso, è un presidio Slow Food ed è ricercatissimo negli ultimi anni, tanto che la gente che se ne intende "litiga" per comprarlo, anche perché le quantità coltivate sono poche. Crescendo in un ambiente che vanta caratteristiche climatiche uniche e un terreno altrettanto peculiare, questo aglio ha un sapore speciale; è quasi dolce e viene trasformato anche in paté, oltre che consumato crudo, o messo sotto conserva. Il Comune di Resia e le associazioni che valorizzano e promuovono questo prodotto hanno organizzato fin una festa dedicata all'aglio resiano, che si tiene proprio in estate, quest’anno il 31 luglio. La Val Resia ha un territorio molto vasto ma è poco abitata. Chi ci vive, ed è fortemente legato alle tradizioni locali, dalla musica al folclore, unici, ha puntato sulle tipicità locali, tra cui l’aglio. La brutta notizia del furto, che crea un danno di almeno 2500 euro alla vittima, anche per questi motivi ha suscitato grande sdegno. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino