CANARO La sua vita è cambiata con la gravidanza. Eleonora Bianchi, 38enne di Canaro, soffre da quasi tre anni della sindrome “sicca oculare”: non ha le lacrime,...
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UN CALVARIO « A febbraio 2018 sono stata a Genova per sostenere la prima visita da un oculista privato, ma la terapia della luce pulsata ha peggiorato la situazione. Dormo un paio d’ore a notte, gli occhi hanno un gonfiore continuo e le ghiandole di Meibomio sono otturate dagli estrogeni. Sento un dolore terrificante sui nervi lesi, soffro anche di nevralgia e fibromialgia». Per la sindrome che ha colpito Eleonora Bianchi sembra non esserci soluzione: «Cortisonici e cure sbagliate, da tre anni – lamenta – mentre continuano i forti dolori oculari. A Genova i dottori pensavano avessi un tumore all’occhio, ma tutte le diagnosi si sono rivelate sbagliate. Ho provato a cambiare, mi sono affidata a quindici diversi neurologi e a una decina di reumatologi, ho provato la terapia del dolore e le cure omeopatiche, ma non c’è stato verso: soffro di una nevralgia del trigemino atipica, non operabile». I segni della malattia non sono solo fisici: «Ho perso le amicizie, alcuni parenti si sono allontanati: è dura crescere un figlio in queste condizioni, ringrazio mia madre Roberta per il sostegno. La vita sociale si è ridotta al minimo». Eleonora continua la sua battaglia quotidiana: «È difficile, ma non smetto di lottare: ho perso molti chili e spesso mangio frullati per via della poca salivazione e del dolore del trigemino».
SPESE MEDICHE INGENTI E le spese mediche sono lievitate: «Ogni mese spendo cifre esorbitanti in farmaci, perciò non posso smettere di lavorare, e lo Stato non riconosce alcun sussidio per la sindrome sicca».
Il Gazzettino