L'italiana in Algeri tra comicità e lirica: in scena fino al 3 giugno

L'italiana in Algeri tra comicità e lirica: in scena fino al 3 giugno
TRIESTE - Penultimo titolo della stagione in corso, L’italiana in Algeri, sbarca sul palcoscenico del Teatro Verdi da domani, venerdì 25 maggio con repliche fino...

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TRIESTE - Penultimo titolo della stagione in corso, L’italiana in Algeri, sbarca sul palcoscenico del Teatro Verdi da domani, venerdì 25 maggio con repliche fino al 3 giugno. La regia è di Stefano Vizioli, che proprio a Trieste ha diretto giovanissimo L’italiana in Algeri nel 1991, mentre le scene e i costumi sono dell’eclettico artista Ugo Nespolo. La direzione è affidata al Maestro George Petrou, di ritorno a Trieste con un altro titolo rossiniano, dopo il bellissimo successo personale raccolto con la Cenerentola nel 2016.  Opera tra le più rappresentate di Rossini, capolavoro indiscusso della tradizione comica, L’italiana in Algeri nasce come un’avventurosa corsa contro il tempo: Rossini la compose rispondendo alla chiamata dell’impresario veneziano Cesare Gallo, che a Venezia gestiva il Teatro San Benedetto, e che non si era visto consegnare alla giusta scadenza un’opera.  Si dice che l’opera venne scritta in circa 27 giorni, andò in scena il 22 maggio del 1813, e trasformò definitivamente una giovane promessa italiana della musica in un protagonista della scena europea.  La regia di Stefano Vizioli si propone di «smussare, levigare, semplificare»: un lavoro di precisione per arrivare al cuore delle situazioni, per illuminare la perfetta struttura architettonica di quest’opera. Commenta Vizioli: «Speriamo di divertire perché la semplicità e l’allegria sono per un regista le cose più difficili da realizzare in palcoscenico, e il controllo del gioco scenico dei numerosi pezzi d’insieme richiede una sorta di “pazzia lucida”». 


Il Teatro Verdi di Trieste accoglie un cast di ottimo livello, con il ritorno di grandi nomi come Antonino Siragusa e Nicola Ulivieri, e molti eccellenti debutti sul palcoscenico triestino.  Nel ruolo di Mustafà Bey d’Algeri troviamo il grande basso-baritono Nicola Ulivieri, raffinato interprete rossiniano e mozartiano, impegnato nei più grandi teatri in Italia e in Europa. Nel personaggio della protagonista Isabella ci sarà, per la prima volta a Trieste, il mezzosoprano Chiara Amarù, interprete con una solidissima esperienza nel repertorio rossiniano e una carriera nei più importanti teatri italiani. Nel ruolo dell’innamorato Lindoro un altro grande nome, Antonino Siragusa mentre Elvira, moglie di Mustafà, sarà interpretata da Giulia Della Peruta, recentemente molto applaudita nel suo debutto a Trieste come Despina, sempre nel Così fan tutte a marzo.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino