Jesolo. Movida senza regole, bufera sul King's. Il video con ragazzi ammassati e senza mascherine

Movida senza regole, bufera sul King's
JESOLO - Entro fine mese il Governo si dovrà esprimere sull'apertura delle discoteche, ormai chiuse da venti mesi, ma nel frattempo a finire sotto i riflettori è...

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JESOLO - Entro fine mese il Governo si dovrà esprimere sull'apertura delle discoteche, ormai chiuse da venti mesi, ma nel frattempo a finire sotto i riflettori è sempre la movida jesolana. Questa volta per effetto di un video che nelle ultime ore è rimbalzato di telefonino in telefonino, con le immagini di un concerto dal vivo ospitato al King's, il re delle notti jesolane, che quest'anno ha riaperto i battenti dandosi però regole rigide.

Ragazzi accalcati senza mascherina

Eppure nelle immagini, in totale 3 minuti e 34 secondi di video, appaiono decine di ragazzi accalcati a ridosso del palco con il telefonino in mano per registrare la performance dei loro idoli. Tutti però senza mascherina e senza preoccuparsi di mantenere il distanziamento. Ad eccezione di un addetto al palco, che per qualche istante appare con una mascherina nera sul viso. Secca e decisa la difesa dei gestori del locale: «Non ci sono elementi per dire che quel video si riferisce a questa stagione». Impossibile, però, ormai fermare il dibattito, anche perché quelle immagini inevitabilmente hanno ricordato quanto accaduto lo scorso anno in altro locale jesolano, al quale poi fu imposta la chiusura. Senza dimenticare che nei giorni scorsi ha fatto discutere anche l'immagine dell'ex calciatore Luca Toni che durante una cena di beneficenza ha cantato, mano al cuore e senza mascherina, l'Inno d'Italia allo Hierbas, locale collegato allo stesso King's e che vanta la stessa gestione. Un'immagine che nei social ha servito l'inevitabile polemica.



«Che onestamente mi sembra esagerata ribatte Riccardo Checchin, uno dei gestori di Hierbas e King's. Stiamo parlando di una cena privata, alla quale c'erano 150 persone, tutte entrate esibendo il Green pass e superando il controllo della temperatura. Quando è partito l'inno di Mameli Luca Toni si è alzato per cantarlo, cosa dovevamo fare dirgli di sedersi? Sono le stesse situazioni che accadono a un matrimonio, in quel contesto però nessuno dice nulla». Irremovibile anche la difesa sul secondo video, quello riferito al King's. «Ma non ci sono elementi per dire che riguarda questa stagione ribatte Checchin Quest'anno abbiamo fatto uno sforzo immenso per aprire: ingresso solo su prenotazione per garantire il tracciamento di tutti gli ospiti, capienza ridotta di dieci volte con al massimo 400 persone in un locale che può ospitarne 4000. In gran parte poi abbiamo usato gli spazi esterni e a tutti è stato sempre chiesto il Green pass e il controllo della temperatura. Dico anche che i controlli delle forze dell'ordine non sono mancati e di questo bisognerebbe parlare, non di un video che non sappiamo nemmeno a quando si riferisce. Lo ripeto, per aprire abbiamo fatto uno sforzo notevole».



Ma con l'unico locale notturno di fatto aperto, certe polemiche forse sono inevitabili. Magari però ricordando anche quanto accaduto nel resto della città, con gran parte dei locali sempre pieni, soprattutto lungo via Bafile, e la regola del distanziamento non sempre rispettata. Anzi. Al pari dell'uso delle mascherine, praticamente ignorato anche quando era ancora obbligatorio all'aperto. Il sindaco Valerio Zoggia invita tutti alla calma: «Non entro nel merito sulla base di foto o video di cui non conosco l'origine - commenta - Ad accertare eventuali violazioni saranno le autorità competenti, cui spetta il compito di disporre eventuali sanzioni che a quel punto il Comune si limiterebbe ad eseguire qualora fosse chiamato a farlo». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino