Khadim è morto annegato, le correnti l'hanno risucchiato. La mamma ha deciso: verrà sepolto in Senegal

Khadim Khole
PADOVA Khadim Khole è morto annegato. É stato sufficiente un esame esterno del cadavere per escludere dinamiche diverse nella morte del ventitreenne senegalese che...

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PADOVA Khadim Khole è morto annegato. É stato sufficiente un esame esterno del cadavere per escludere dinamiche diverse nella morte del ventitreenne senegalese che ha perso la vita venerdì scorso tra le acque del fiume Brenta nel tentativo di sfuggire alla polizia che lo inseguiva dopo il furto e la colluttazione con la guardia giurata e il direttore dell'Eurospar di Altichiero.


Sul corpo del ragazzo non sono stati rinvenuti traumi contusivi di alcun tipo. Questa la ragione che ha spinto il sostituto procuratore Valeria Spinosa a rinunciare all'autopsia e a firmare il nulla osta per la sepoltura del ventitreenne. La salma è stata messa a disposizione di mamma Emma che potrà così organizzare l'ultimo saluto al figlio.
La Procura ha comunque aperto un fascicolo cosiddetto atti relativi, senza ipotesi di reato né persone iscritte sul registro degli indagati. Al momento sembra difficile responsabilità di terzi nella morte del ragazzo. Non ci si fermerà comunque all'informativa depositata sabato scorso in Procura dagli agenti della questura.

Sono stati infatti disposti minuziosi accertamenti con l'obiettivo di ricostruire nei minimi dettagli le ultime ore di vita di Khadim, partendo dal furto di generi alimentari, superalcolici ed uno spazzolino da denti elettrico, per un valore complessivo di 114 euro, proseguendo con la colluttazione vicino alle casse dell'Eurospar, la reazione e la disperata fuga del ragazzo verso l'argine del Brenta mentre le volanti della polizia piombavano ad Altichiero. Il ventitreenne, nato a Cittadella e residente a Limena, immaginava con tutta probabilità di eludere l'inseguimento delle forze dell'ordine. Non aveva fatto però i conti con la corrente del fiume, decisamente forte in quel tratto, che l'ha risucchiato in profondità senza dargli scampo.


Mamma Emma ha frattanto sciolto le riserve. Si è decisa a riportare in Senegal, suo paese d'origine, la salma di Khadim per la sepoltura. Nel frattempo sono due le raccolte fondi attivate in ricordo del giovane, ed entrambe utilizzano la nota piattaforma online GoFundMe. Gli amici hanno avviato una raccolta di denaro per aiutare la donna: i soldi raccolti serviranno per trasportare la salma del giovane in Senegal, e per tutte le spese che la mamma dovrà affrontare oggi e in futuro. La seconda raccolta fondi è stata attivata dal professore Bruno Trevellin, ex insegnante di Khadim: il progetto ha l'obiettivo di raccogliere fondi da destinare all'istituzione di una borsa di studio per studenti limenesi con origini non italiane. «Khadim girava sempre con lo zainetto sulle spalle e anche nell'ultimo giorno della sua vita qui tra noi. Riempiamoglielo di bontà» è la frase che accompagna l'iniziativa. Resta ancora in piedi l'idea di una fiaccolata in ricordo del ventitreenne, ma sarà necessario acquisire in tempi rapidi le autorizzazioni della questura e il consenso del Comune.
(ha collaborato Barbara Turetta)
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Il Gazzettino