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CASTELFRANCO (TREVISO) - Avrebbe compiuto oggi 18 anni. Aspettava la maggiore età come un traguardo importante. Gli amici si stavano preparando per festeggiarlo. Insieme alla sua famiglia. Invece, è morto poco dopo la mezzanotte di mercoledì scorso, sul cavalcavia in via Lovara, a Campigo di Castelfranco. Kevin Carraro era in bicicletta con altri sei coetanei. Tutti minorenni. Stavano tornando a casa quando Kevin è stato falciato da una jeep Renegade, condotta da un ventenne di Resana, neopatentato, che è sceso dall'auto in lacrime, ha appoggiato la testa del giovane su una maglietta e ha chiamato i soccorsi. Ma per Kevin, che è stato rianimato per quasi un'ora dai sanitari del Suem 118, non c'è stato nulla da fare. È morto in ambulanza, mentre veniva trasportato in ospedale.
FAMIGLIA IN LACRIME
La famiglia in lacrime, straziata dal dolore, vuole però ricordare quel figlio solare, che amava il feerunning e sognava un futuro nel parkour.
IL FUNERALE
«Se la cena si farà, abbiamo pensato di portare un mazzo di fiori» dicono i ragazzi, che aspettano la conferma. Non è stata ancora decisa la data del funerale che, molto probabilmente, sarà celebrato la prossima settimana in Duomo per una questione di capienza. In tanti parteciperanno all'ultimo saluto del ragazzo. Lui aveva moltissimi amici, molti dei quali coltivati fin dalla tenera età. «Lo avevo conosciuto nello skate park di Conegliano perchè tutti e due eravamo appassionati. Poi, Kevin ha abbandonato perchè aveva trovato qualcosa che gli piaceva di più, le evoluzioni del freerunning» racconta un altro dei ragazzi che non si danno pace per la perdita. E proprio grazie al parkour aveva raccolto una platea di 1780 follower che seguivano i video che postava su Instagram. La famiglia, che si è affidata allo studio 3A, ribadisce che vuole giustizia. «Questa tragedia si sarebbe potuta evitare». La strada era ben illuminata, i ragazzi visibilissimi: non c'era un solo motivo per cui la serata di allegria trascorsa assieme al bar della vicina Campigo dovesse concludersi con una simile sciagura. Bastava, è il pensiero dei familiari, un minimo di attenzione in più da parte di chi era al volante. Uno spettro, quello dell'incidente, che aleggia sull'atmosfera di dolore atroce di fronte a un evento troppo straziante per poter essere accettato. Oggi resta solo la festa per Kevin, che avrebbe compiuto 18 anni. Un modo per celebrare la sua presenza. Anche se non c'è più. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino