Jesolo, nasce la spiaggia del futuro: dopo 30 anni pronta la nuova variante

Jesolo, nasce la spiaggia del futuro: dopo 30 anni pronta la nuova variante
JESOLO - Si ridisegna la spiaggia del futuro. Iter ultimato: approda in Consiglio comunale per l’approvazione finale la variante al piano particolareggiato...

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JESOLO - Si ridisegna la spiaggia del futuro. Iter ultimato: approda in Consiglio comunale per l’approvazione finale la variante al piano particolareggiato dell’arenile. Superato anche l’ultimo passaggio nella competente commissione, la nuova variante verrà discussa definitivamente nel Consiglio comunale del prossimo 30 dicembre per l’approvazione finale. Dopodiché il nuovo strumento entrerà finalmente in vigore permettendo così di superare l’attuale piano vecchio di trent’anni, che nel tempo ha conosciuto degli aggiustamenti ma evidentemente non è in grado di rispondere alle nuove esigenze, compreso il rinnovo delle concessioni demaniali, di fatto due partite separate ma che stanno correndo parallele. Per questo il nuovo piano particolareggiato prevede l’accorpamento dei settori passati da 31 a 16, ora definiti “Unità minime di gestione” (Umg) nelle quali rientrano tutte le concessioni attualmente esistenti. Di fatto ad essere formati sono dei nuovi soggetti più grandi, in grado di sostenere i percorsi di evidenza pubblica con i relativi investimenti per ottenere il rinnovo pluriennale delle concessioni. In questo senso tutte le “Umg” hanno presentato istanza di rinnovo delle concessioni attraverso la legge regionale 33, due per il momento le domande in concorrenza, ovvero con più soggetti interessati alla stessa concessione ma non è escluso che nelle prossime settimane ce ne siano delle altre.

PROROGHE

Da valutare inoltre eventuali proroghe: il prossimo 28 dicembre il Consiglio dei ministri potrebbe varare un provvedimento che ufficializzerà la proroga tecnica al 2024, ma per permettere ai comuni di predisporre i bandi. In questo caso Jesolo continuerebbe comunque con la strada del rinnovo sulla base delle regole regionali, mentre in caso di più domande le gare, senza i decreti attuativi del governo, verrebbero disciplinate attraverso il regolamento d’uso demaniale del Comune.

I CONTENUTI

Per quanto riguarda il nuovo piano, tra le novità c’è anche una maggiore flessibilità per la superficie occupabile dei chioschi e la forma delle strutture. Nel dettaglio, sarà possibile ampliare il chiosco fino a una superficie massima di 42 metri quadrati con lato lungo di 7,5 metri e lato corto di 5,5 metri, senza escludere forme diverse da quella quadrata o rettangolare. Tra le altre novità anche la creazione di isole ecologiche per migliorare il conferimento e lo smaltimento dei rifiuti da parte di ogni settore. Il percorso perdonale, di cui il vecchio piano definisce anche il motivo a onda dei piastroni, potrà essere rinnovato purché mantenga omogeneità di realizzazione lungo tutto l’arenile. Trentasei i soggetti che hanno presentato oltre un centinaio di osservazioni tutte discusse in commissione: «Sono tutte puntuali. – dice l’assessore al Demanio Alberto Maschio – Siamo arrivati alle battute finali di questo provvedimento: in Consiglio comunale prima verranno votate le osservazioni poi il piano che, appena approvato, entrerà in vigore». Per quanto riguarda il rinnovo delle concessioni, Alessandro Berton, presidente regionale di Unionmare sottolinea l’importanza di aver seguito la legge 33. «Gli operatori che hanno deciso di usufruire della legge regionale – spiega – sono stati lungimiranti. L’entusiasmo nato dopo la sentenza della Cassazione che aveva accolto il ricorso al Consiglio di Stato, ma per questioni di giurisprudenza, si è già spento. Il Tar del Lazio con una nuova sentenza ha detto di no alle proroghe. Hanno fatto bene gli operatori veneti a seguire la legge 33. Altri comuni, compreso Rimini, stanno seguendo l’esempio».

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Il Gazzettino