Nuova ordinanza, il sindaco di Jesolo: «Come facciamo a controllare 15 chilometri di spiaggia?»

Nuova ordinanza, il sindaco di Jesolo: «Come facciamo a controllare 15 chilometri di spiaggia?»
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JESOLO «L'ordinanza? Ci voleva più coraggio, con scelte magari impopolari, ma che avrebbero contribuito a venirne fuori prima. Così si rischia solo di spostare più in là la possibile chiusura». Il sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia, non nasconde le sue perplessità a proposito dei contenuti dell'ordinanza del presidente del Veneto, Luca Zaia, in particolare per quanto riguarda le passeggiate al mare. Il primo cittadino jesolano avrebbe voluto un più severo giro di vite. «Diciamo che avrei ritenuto più opportuno il divieto dello spostamento tra i Comuni nei giorni di sabato e domenica; sarebbe stata una scelta probabilmente impopolare, ma più efficace».


«CONTROLLI DIFFICILI»L'ordinanza prevede il divieto del passeggio su piazze, strade e lungomare. «Per quanto riguarda strade e piazze continua Zoggia ritengo improbabile che la gente, con i negozi e le principali attività chiuse nel post-stagione, si riversi ad esempio, su via Bafile, la nostra principale arteria. Per la spiaggia, diventa difficile un controllo lungo tutti i quindici chilometri. Non dimentichiamo, poi, che, non essendoci il divieto di spostamento tra Comuni, nessuno può impedire ai proprietari delle seconde case di raggiungere le rispettive abitazioni a Jesolo: certo, non potranno andare in passeggiata sull'arenile, ma in città ci potranno venire».

 

Nuove regole a Nordest, e ora scattano i controlli e le multe per chi sgarra

La fase della sensibilizzazione è finita: adesso scatta il momento della repressione. È chiara la linea indicata ieri dal ministero dell'Interno, attraverso il sottosegretario Achille Variati, rispetto alle restrizioni statali e regionali adottate per il contrasto del contagio.

 


Zoggia ha ancora in mente la folla che ha raggiunto la sua città domenica, agevolata dal caldo insolito per il periodo (forse anche fin troppo anche per la cosiddetta Primavera di San Martino), con le foto che hanno fatto il giro del web, finendo anche tra le mani dello stesso Governatore: per questo si aspettava misure più restrittive. «Domenica sono stati fatti i controlli da parte della Polizia Locale e non sono risultate anomalie; però è chiaro che diventa difficile riuscire a sorvegliare tutti i 15 chilometri. La chiusura nei fine settimana sarebbe stata più utile. Non vorrei si spostasse il problema, per poi dovere chiudere tutto».


«GARANZIE PER LE ATTIVITÀ»

Naturalmente Zoggia sostiene che le misure restrittive dovrebbero essere appoggiate dal Governo. «Giusto chiudere gli esercizi dove si può creare aggregazione, però con la garanzia dell'intervento economico del Governo, che deve permettere a queste attività di sopravvivere; facendo funzionare tutte le altre attività durante la settimana, così da salvaguardare l'economia». Tornando all'ordinanza di Zaia, il sindaco garantisce comunque controlloi: «La Polizia Locale si sta già organizzando, con la collaborazione delle altre forze dell'ordine».

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Il Gazzettino