La mareggiata strappa lungo tratto di spiaggia: costretti a togliere i lettini

La mareggiata strappa lungo tratto di spiaggia: costretti a togliere i lettini
JESOLO - (G.Bab) Ancora una mareggiata per il litorale jesolano e ancora danni per l'arenile. Colpita in particolare la spiaggia della Pineta, devastata dallo scirocco e...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
JESOLO - (G.Bab) Ancora una mareggiata per il litorale jesolano e ancora danni per l'arenile. Colpita in particolare la spiaggia della Pineta, devastata dallo scirocco e dalle onde: sulla battigia si è formato uno scalino alto almeno 60 cm. Il mare ha eroso una consistente parte di litorale: per quantificare la quantità di sabbia "divorata" bisognerà aspettare che le acque si plachino.




Di fronte alla furia delle onde, diversi consorzi hanno dovuto togliere le prime file degli ombrelloni. Situazione critica davanti alla torre Merville, tanto che alcuni stabilimenti sono rimasti con appena 4 file di lettini. Inevitabile la preoccupazione tra gli operatori, che senza spiaggia rischiano di vedere compresso questo ultimo scorcio stagionale. Gli stessi, tra l'altro, che hanno subìto i disagi per il riapascimento di primavera.



Duro il commento di Renato Cattai, presidente di Federconsorzi, che sottolinea la necessità di un intervento strutturale: «La situazione è preoccupante, se già con una mareggiata di metà settembre ci troviamo in queste condizioni. Gli alberghi di questa zona rischiano di chiudere in anticipo la stagione. Ribadiamo che gli interventi tampone non servono più: occorre avviare un progetto globale di difesa della costa. Ci auguriamo che il nuovo consiglio regionale sia più sensibile alle nostre istanze». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino